Il sindaco di Ravenna e presidente della Provincia Michele de Pascale ha inviato una lettera ai senatori e alle senatrici eletti in Emilia-Romagna o emiliano-romagnoli, per chiedere di modificare il decreto-legge n.76 e aumentare il massimale di 6.000 euro di indennizzo per i beni mobili distrutti o danneggiati dall’alluvione in Emilia-Romagna
“Archiviate le minacce di Bignami della scorsa settimana, dichiara de Pascale, il Governo ha approvato la norma che indennizza i beni mobili delle famiglie alluvionate, mantenendo il vergognoso e insufficiente massimale di 6.000 euro.

Dalle informazioni che ho raccolto in questi mesi, i danni ai beni mobili – anche senza voler considerare, come invece andrebbe fatto, i veicoli – arriverebbero in diversi casi vicino ai 30.000 euro.
Ho dunque – continua de Pascale – scritto una lettera ai senatori e alle senatrici, in particolare a quelli romagnoli, ma anche emiliano-romagnoli e di tutta Italia, per chiedergli di modificare questa norma.
Alziamo il massimale e si mantenga la promessa del 100% degli indennizzi”. 

Il testo della lettera di Michele de Pascale

“Egregi senatori, gentili senatrici,

per il sentimento che vi lega all’Emilia-Romagna e ai suoi cittadini e cittadine così duramente colpiti dall’alluvione di maggio 2023, e che dopo oltre un anno si trovano ancora in condizione di grande disagio e difficoltà, faccioappelloavoiperchéproponiateunemendamentocheporti ad aumentare il massimale di 6.000 euro per abitazione come contributo di indennizzo ai beni mobili distrutti o gravemente danneggiati, previsto all’articolo 1 comma 6-quater del decreto-legge n.76, contenente “Disposizioni urgenti per la ricostruzione post-calamità, per interventi di protezione civile e per lo svolgimento di grandi eventi internazionali”.

Le cifre stabilite per l’indennizzo dei beni mobili danneggiati dall’alluvione – 3.200 euro per il vano adibito a cucina” e “ulteriori 700 euro per ciascuno degli altri vani, fino ad un importo massimo complessivo di 6.000 euro” – sonoassolutamenteinsufficientiperrisarcireglienormidanni provocatidaglieventialluvionaliche in molti casi hanno distrutto l’intero mobilio dell’abitazione, elettrodomestici inclusi.

Perciò per il bene delle nostre comunità emiliano-romagnole, vi chiedo di proporre la correzione della norma portando ad aumentare il massimale ad una cifra verosimile, che tenga conto della reale situazione in cui si trovano tante famiglie; dalle informazioni che ho raccolto in questi mesi i danni ai beni mobili – anche senza voler considerare, come invece andrebbe fatto, i veicoli – arriverebbero in diversi casi vicino ai 30.000 euro.

Confidando in una vostra risposta positiva e in un vostro risoluto intervento, vi invio i miei più cordiali saluti.”