Giovedì scorso alla chiesa di San Giuseppe il vescovo monsignor Mario Toso ha presieduto la solennità del Corpus Domini. Al termine della messa, è seguita la processione lungo le vie della parrocchia.

I nuovi ministri straordinari sono 4 donne e due uomini

Durante la celebrazione sono stati istituiti sei nuovi ministri straordinari della Comunione: Ivana Lanzoni (San Marco in Faenza), Elisabetta Gardi (San Potito), Donatella Di Fiore (Sant’Apollinare in Russi), Sabrina Simeoni e Giorgio Graf (Ss.mo Crocifisso in Faenza), Rodolfo Rustichelli (S. Maria del Rosario in Errano).

  • 428686177 920725293398290 2361531242241155307 n
  • 444928379 920725930064893 7803968362627052671 n
  • 444935897 920724900064996 8404915027282307334 n
  • 444489798 920724503398369 3259130388065417284 n
  • vescovo mario corpus
  • corpus domini san giuseppe 1

«A voi candidati ad assumere nella comunità un ministero straordinario ha detto il vescovo Mario -, voi che tra poco sarete inviati a portare la Comunione in maniera straordinaria agli ammalati, agli anziani, a coloro che non possono muoversi a voi la Chiesa affida un compito fondamentale. Attraverso di voi i nostri ammalati, gli anziani impediti di libero movimento, saranno concretamente uniti al corpo ecclesiale e alla sua missione per mezzo dell’unico pane consacrato, transustanziato».
«Vi invito, allora, a portare la Santa Comunione soprattutto nel giorno del Signore, nella domenica – ha sottolineato monsignor Toso – perché il legame tra gli ammalati e la comunità sia più evidente: sarebbe un segno eloquente se le nostre comunità potessero vedervi partire dalla Messa principale per unire quanti sono distanti nell’unico Pane consacrato, nell’unica Comunione alla Pasqua del Signore».

Il vescovo Mario: «Nell’Eucaristia il centro e la vita dell’universo»

«Nell’Eucaristia non celebriamo solo l’Ultima cena – aveva ricordato il presule nell’omelia -, perché essa è memoriale di qualcos’altro. Celebriamo l’incarnazione, la morte e la risurrezione del Signore, la sua Pasqua, centro e vita dell’universo. Mentre spezzeremo il pane, mentre verseremo il vino, grazie allo Spirito Santo, essi saranno il suo Corpo spezzato, trapassato dai chiodi, e il suo Sangue effuso dalle ferite gloriose, sul legno della croce. Per questo, potremo dire e cantare: “Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta”». «La celebrazione dell’Eucaristia – ha ribadito il vescovo – ci consente di trasfigurare tutta la nostra vita a immagine del Risorto. Egli è la chiave per vivere da persone Cristo conformi, trasfigurate dal suo amore totale e fedele. Durante il cammino sinodale, nella prossima fase profetica, viviamo con maggiore intensità il mistero eucaristico, adoriamo il Signore presente nel Sacramento e fra di noi».