Abbattimento delle Pm10 e riduzione del traffico in città sono al centro di una progettualità messa in campo dall’Unione della Romagna Faentina.

“Progetto pilota sul processo di trasformazione della logistica delle merci dell’Unione della Romagna Faentina”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è il titolo dell’iniziativa che vuol ridurre l’inquinamento atmosferico, quello acustico, il consumo energetico e, allo stesso tempo, tende ad alleggerire i volumi di traffico veicolare a tutto vantaggio di una migliore vivibilità della città

In quest’ottica diventa dunque prioritario tutelare la qualità della vita e dell’ambiente nelle città, perseguendo obiettivi di razionalizzazione, ottimizzazione ed efficienza nella distribuzione delle merci delle attività commerciali.

Partendo dal graduale ampliamento delle zone a traffico limitato, previsto dal Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS) tra le misure di quest’ultimo è prevista anche la riscrittura di alcune regole, in particolare quelle relative all’accesso nelle aree centrali della città dei veicoli commerciali incentivando l’utilizzo della mobilità elettrica o comunque sostenibile rispetto ai tradizionali mezzi spinti da motori termici. 

Il Comune di Faenza vuole realizzare spazi logistici di prossimità dove i veicoli commerciali affidano la consegna ad operatori che percorrono l’ultimo tratto con biciclette o veicoli ecologici

Il Comune di Faenza, a tal proposito, ha previsto la realizzazione di spazi logistici di prossimità, più brevemente ‘SLP’: aree o strutture, individuate in zone centrali della città, dove i veicoli commerciali affidano la consegna a operatori che percorrono l’ultimo tratto (chiamato ‘last mile’ o anche ‘ultimo miglio’) del trasporto attraverso l’uso di veicoli ecologici o biciclette e cargo-bike, evitando così l’ingresso nei centri storici dei mezzi in uso ai fornitori.

Quale prima azione del Progetto, da lunedì 17 giugno, a livello sperimentale per circa un mese, sarà operativo un ‘centro di rottura delle merci’, un micro-hub, individuato in locali al piano terra nel complesso di Faventia Sales dove, durante il giorno, verranno stoccate le merci, in attesa della consegna negli esercizi commerciali che si trovano nell’area di sperimentazione. 

Partner tecnico del progetto sarà la compagnia di trasporto merci GLS e gli esercizi commerciali coinvolti saranno quelli compresi all’interno delle mura del centro storico.

Il progetto, realizzato in collaborazione con importanti partner a livello regionale, Clust-ER Build, Clust-ER Innovate, ConAmi, Fondazione ITL, Faventia Sales e il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna, si colloca all’interno dello scenario di riorganizzazione e ottimizzazione dei flussi per la consegna delle merci nel territorio dell’Unione.

All’esito della sperimentazione verranno elaborate best-practice ed eventuali proposte di regolamentazione per rendere più agevole il recapito delle merci in quello che viene comunemente definito ‘ultimo miglio’, attraverso veicoli ecologici o l’uso di biciclette e cargo-bike e verrà verificato se esistano, e quali siano, le condizioni per l’applicabilità in futuro nel centro storico del comune di Faenza di questa modalità di consegna e per la replicabilità in altri comuni dell’Unione, in particolare in quello di Solarolo e Castel Bolognese data la loro ubicazione in zone pianeggianti.

Gli esiti del progetto verranno presentati in un convegno che varrà organizzato all’interno della Settimana europea della mobilità sostenibile in una giornata a settembre.

Luca Ortolani (ass. Ambiente e Mobilità): “Vogliamo ridurre traffico ed emissioni nel cuore della città. Il centro storico è un ambiente prezioso e delicato”

Il centro storico di Faenza – sottolinea Luca Ortolani, assessore del Comune di Faenza con delega all’Ambiente e alla Mobilità – è il cuore della città, un ambito urbano prezioso e delicato che rappresenta l’identità per tanti faentini. Regolare una nuova mobilità per le merci in centro storico, più dolce, ecologica e rispettosa del contesto centrale è un’opportunità che vogliamo studiare con questa sperimentazione, grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna e dei tanti partner qualificati.

Il progetto promette di ridurre drasticamente le emissioni e il traffico del centro storico, rappresentando anche un’opportunità di nuovo lavoro con positivi impatti sociali”.

Manuela Rontini (cons. regionale E-R): “Continua la proficua collaborazione tra l’Emilia-Romagna e Faenza, con un progetto che vuole migliorare qualità dell’aria e di vita”

Con questo progetto – spiega la consigliera regionale Manuela Rontini, presidente della commissione Politiche economiche della Regione – prosegue la proficua collaborazione tra Emilia-Romagna e Faenza, con il Comune che, anche in questa occasione, si è fatto trovare pronto candidando un progetto di qualità al bando regionale, con l’obiettivo di continuare a sperimentare soluzioni che consentano di migliorare la qualità dell’aria della nostra città e il benessere dei cittadini”.