Dopo “Il primo Natale in Romagna dopo l’alluvione”, il video racconto realizzato dalla Regione Emilia Romagna per raccontare l’apocalisse di acqua e fango che ha sommerso il nostro territorio, Cristiano Cavina ha scritto “L’ananas no”, edito da Bompiani e lo presenterà alla Biblioteca Manfrediana di Faenza venerdì 5 luglio, alle 18:30.

L’ultima fatica letteraria di Cavina è l’atto di nascita di un nuovo detective: Manolo Moretti, pizzaiolo per scelta e detective suo malgrado, all’interno di questo giallo in salsa romagnola.

“Ogni carattere ha la sua pizza e ogni pizza il suo carattere: questa è una delle poche certezze di Manolo Moretti, ex sovrintendente della polizia penitenziaria e ora pizzaiolo del Gradisca di Galatea a Mare, in Romagna.

Moretti ci mette poco a capire se chi ha di fronte è un tipo concreto da prosciutto e funghi, un esagerato doppio salame piccante o un raffinato bufala con basilico. Ma nemmeno il suo principale Vittor Malpezzi – che, ironia della sorte, è un ex pregiudicato – potrà mai convincerlo a preparare una pizza con l’ananas sopra. Nonostante i battibecchi tra Moretti e Malpezzi a proposito di frutta tropicale, le cose in pizzeria procedono a gonfie vele fino a che, proprio la sera in cui la cameriera Channèl, appassionata di true crime, si è presa ferie, succede qualcosa di eccezionale: la morte fa capolino tra i tavolini del Gradisca e i carabinieri devono aprire un’indagine.

Nell’aria dolce della Romagna di fine estate, un delitto ci sta proprio come l’ananas sulla pizza: è un corpo estraneo, inquietante, incomprensibile. Ma non è così per tutti: la Channèl, per esempio, è entusiasta di poter finalmente avere a che fare con un vero crimine e per Moretti, che ha un passato pieno di segreti e una singolare incapacità di tenersi lontano dai guai, potrebbe essere l’occasione per ammettere che quello dietro il forno delle pizze è un nascondiglio da cui deve trovare il coraggio di uscire.”