La chiamata è arrivata mentre stava tenendo una lezione a un allievo. Monica ha lasciato i tasti del pianoforte ed è corsa in segreteria. Dall’altro capo del telefono si sente la voce del sindaco, Massimo Isola, che le dà la notizia. È lei la Faentina sotto la torre 2024. All’inizio Monica non ci crede, viene travolta dallo stupore, poi la gioia cresce come una sinfonia. «Ricevere questo premio è stata una sorpresa, ne sono davvero grata – commenta – e va all’impegno che abbiamo messo in questi anni, con la nostra associazione, nell’avvicinare la musica alle persone». In quella chiamata col sindaco tornano alla mente i primi approcci con i tasti bianchi e neri, gli anni di studio alla scuola Sarti, i viaggi in Italia e all’estero con il coro lirico Città di Faenza, accompagnati da una costante: la passione per il pianoforte, la lirica e per tutte le emozioni che la musica trasmette a ogni età.

I primi anni, la passione per la musica trasmessa dal padre Carlo Ferrini

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La musicista e maestro di coro Monica Ferrini è Faentina sotto la torre: la cerimonia di consegna avverrà domenica 23 giugno al teatro Masini. Un riconoscimento per l’impegno nell’avvicinare il linguaggio della musica a tutti, perché un talento è ancora più grande quando è condiviso. «Una delle gioie più belle provate negli anni – racconta – è stato quando un mio giovanissimo allievo di sette anni, dopo che con altri bambini avevamo lavorato sulla Bohème, mi ha detto che l’opera lirica era il suo genere musicale preferito». Anche in lei la passione nasce fin da piccola. Il padre Carlo Ferrini era maestro elementare, ma anche musicista e compositore affermato, che lavorava a stretto contatto, tra gli altri, con Castellina Pasi. «A casa ero immersa nell’ambiente musicale: mio babbo componeva ed ero circondata da tanti strumenti. Mi innamorai del pianoforte e non vedevo l’ora di cominciare, ma all’epoca alla scuola Sarti si iniziava solo dopo gli otto anni, per cui dovevo aspettare».

Nel frattempo, Monica comincia a prendere confidenza con gli 88 tasti del pianoforte. In un tema delle elementari, purtroppo distrutto dall’alluvione, Monica aveva già le idee chiare sul futuro. «Scrivevo che volevo diventare o una musicista o una dottoressa. Il primo sogno si è realizzato, mentre l’ambito sanitario sono comunque riuscita a portarlo avanti facendo la volontaria per 14 anni all’autodromo di Imola nel soccorso d’emergenza».

La fondazione del coro lirico Città di Faenza

Arriva finalmente l’ingresso alla scuola di musica. «Il primo anno all’epoca era dedicato solo al solfeggio, e a quell’età è davvero tosto portarlo avanti. All’inizio eravamo una quarantina, ma dopo quell’anno quelli rimasti si contavano sulle dita di una mano». Negli anni diventa sempre più complesso portare avanti gli studi superiori, alle Magistrali dell’istituto Sant’Umiltà, con quelli del conservatorio, ma la passione fa superare qualsiasi ostacolo. «Anche per i giovani di oggi non è facile – precisa – per cui è importante sostenerli». Consegue così il Diploma di Pianoforte al Conservatorio di Rovigo e il Diploma di Didattica della Musica a Bologna. Negli anni a seguire, si è dedicata sempre più al mondo della lirica, perfezionandosi come Maestro collaboratore e svolgendo un’intensa attività concertistica. Diviene maestro del coro lirico Città di Faenza e presidente dell’Associazione lirica manfreda. L’attività concertistica porta il gruppo in giro per l’Italia e il mondo. L’intento è divulgare a largo raggio la cultura dell’opera lirica grazie a L’opera per tutti, un progetto che vede il coinvolgimento di persone di qualunque età sia come diretti esecutori (coro adulti e coro di voci bianche) sia come fruitori: spettacoli che vogliono rendere l’opera lirica comprensibile anche ai più giovani e inesperti. «La lirica aggiunge alla musica il teatro, ed è pura emozione. Il nostro approccio alla musica non è qualcosa di statico, cerchiamo sempre di innovare e fare proposte diverse. Penso per esempio ai flash-mob musicali in piazza, uno dei quali è diventato virale sul web».

La pandemia ha poi influenzato molto l’attività negli ultimi anni. «Il nostro coro prima era composto da 60 elementi da tutta la Romagna e in quegli anni si è dimezzato. Abbiamo sperimentato anche lezioni e prove online… a livello tecnico sono state terrificanti, ma hanno tenuto vivo il gruppo ed era un modo per restare in contatto. Siamo una grande famiglia. Ora ci stiamo riprendendo, e il prossimo anno abbiamo tanti progetti, ci stiamo in particolare dedicando a Puccini, nel centenario della morte.

Samuele Marchi

La premiazione

Domenica 23 giugno si terrà la 65^ edizione della cerimonia di consegna delle onorificenze del Faentino Lontano e Faentino sotto la Torre, quest’anno assegnati a Gian Battista Savini (alla memoria) e a Monica Ferrini. Nel corso della cerimonia, inoltre, il Rotary Faenza assegnerà il Premio Ambiente 2024, iniziativa attiva dal 2016 per progetti dedicati al bene comune. Il programma prevede alle 9 la messa in Cattedrale presieduta da monsignor Mariano Faccani Pignatelli; alle 10, in corteo, ci si sposterà al teatro Masini per la consegna delle distinzioni onorifiche. Al termine, al Salone delle Bandiere della Residenza municipale, la cerimonia si concluderà con l’aperitivo d’onore ed è aperta al pubblico.