Una firma che prende tante forme: il pacco viveri per la famiglia in difficoltà, il sostegno psicologico alle persone che hanno vissuto l’alluvione, l’attività quotidiana del centro di ascolto fatta di aiuti materiali e relazioni. Per conoscere meglio le varie sfaccettature di opere caritative che prende la firma dell’8xmille nel nostro territorio, abbiamo intervistato il direttore della Caritas diocesana, don Emanuele Casadio.

Don Emanuele, in particolare quest’anno a cosa sono stati destinati i fondi 8xmille della Diocesi per opere caritative?

Una parte sono stati dati alle Caritas parrocchiali della Diocesi, su cui puntiamo molto per riuscire a far sì che siano loro stesse ad aiutare le persone. Questo per non centralizzare tutta l’attività Caritas sul centro di ascolto diocesano e far sì che siano le Caritas parrocchiali protagoniste e sentinelle dei bisogni delle persone e del nostro territorio. Un’altra parte dei fondi 8xmille viene utilizzata dalla Fondazione Pro-Solidarietate, ente gestore della Caritas diocesana, per compiere azioni verso le persone che necessitano un aiuto. In particolare il fondo ordinario viene utilizzato dalla Fondazione per portare avanti tutti i servizi del Centro di Ascolto: ascolti, mensa, distribuzione viveri, distribuzione vestiti, dormitorio maschile e femminile e unità di strada.

Questi servizi da chi vengono portati avanti?

Grazie a operatori professionali che lavorano all’interno della Caritas ma anche a tanti volontari che spendono il loro tempo per fare un servizio prezioso per gli ultimi. Tutto si basa sull’ascolto e la relazione con le persone che necessitano un aiuto. Da qui si lavora in rete con i servizi pubblici e si cerca di costruire un progetto per cercare di portare la persona che è in un momento di fragilità a risollevarsi e ritrovare l’autonomia. Oltre all’ordinario tutti gli anni possiamo accedere a un contributo annuale gestito da Caritas Italiana costruendo dei progetti ad hoc.

E nel 2024 su cosa avete deciso di puntare?

Su tre progetti: il primo dedicato ai giovani, per cercare di coinvolgerli nell’ambiente Caritas. Svolgiamo laboratori nelle scuole e percorsi di formazione specifici. Il secondo progetto vuole dare un luogo caldo a chi vive in strada, quindi l’apertura di un centro diurno in collaborazione con la comunità papa Giovanni XXIII. Il terzo progetto potenzia i rifornimenti per gli alimenti e la distribuzione dei viveri. In particolare grazie al progetto dei giovani riusciamo a testimoniare lo stile Caritas a tanti studenti delle scuole superiori per far loro capire l’importanza del servizio per gli ultimi.

Le sfide degli ultimi anni sono state molte.

Siamo passati dalla pandemia nel 2020 a oggi con l’alluvione. In questi anni grazie a fondi dell’8xmille siamo riusciti comunque a tenere aperto il Centro di ascolto e a costruire progetti per affrontare le emergenze.

Ha citato l’alluvione, per esempio.

La nostra Diocesi è stata particolarmente colpita. Quest’anno ci è stato permesso di costruire un progetto straordinario utilizzando anche dei fondi 8xmille che la Cei ha messo a disposizione per le emergenze. Abbiamo realizzato un progetto per accompagnare le Caritas parrocchiali a essere un punto di riferimento per le persone durante l’alluvione. In più abbiamo istituito alcuni accompagnamenti psicologici sia per i volontari delle Caritas parrocchiali sia per le persone alluvionate con due laboratori: arteterapia e mindfulness. Inoltre, ci stiamo impegnando per accompagnare alcune persone ad accedere al microcredito sociale. Per ultimo, ci stiamo potenziando nella comunicazione e nel cercare di rileggere ciò che è successo per iniziare a introdurre alcuni progetti per accompagnare sempre più le famiglie alluvionate.

Una firma che fa bene, in sintesi.

Caritas è nel nostro territorio, c’è durante le emergenze e rimane presente dopo; questo è importante per non dimenticarsi che l’8xmille è una risorsa preziosa, grazie alla quale riusciamo a fare tanti interventi caritativi e costruire progetti per il nostro territorio. Un grazie per chi firma per l’8xmille, per chi è vicino alla Chiesa e ancora la sostiene. Grazie a questo si possono costruire tante cose e soprattutto si può stare vicino alle persone che hanno un momento di difficoltà cercando di aiutarle nel modo più concreto possibile come stiamo cercando di fare noi come Caritas da tanti anni.

Giulio Donati