In Emilia-Romagna dal 1 al 18 maggio sono caduti oltre 4,5 miliardi di metri cubi d’acqua; nei 6 giorni in cui le due ondate di maltempo sono state più intense ha piovuto per un totale di 80 ore. I danni stimati dalla Regione ammontano a circa 10 miliardi di euro, necessari per ricostruire gli argini dei fiumi, mettere in sicurezza le aree franate, dare risposte ai tanti cittadini che hanno subito danni alle abitazioni o alle aziende o che addirittura le hanno perse del tutto.

La Commissione tecnico-scientifica istituita dalla Regione Emilia Romagna prima della nomina del Commissario Figliuolo, ha messo in evidenza come questo sia stato sì un evento eccezionale, un vero e proprio “spartiacque tra passato e futuro” e pertanto obbliga a intervenire con approcci innovativi e non già ripristinando “semplicemente” ciò che c’era.

Il Piano Speciale preliminare presentato in regione qualche settimana fa sembra andare in questa direzione, affrontando anche il difficile tema della delocalizzazione.

Legambiente, in quanto associazione di cittadini, organizza e promuove il convegno “Ricostruire meglio. Adattamento, Sicurezza, Innovazione, Partecipazione“, in programma giovedì 9 maggio, a Faenza, presso Faventia Sales, dalle 15.

L’associazione vuole contribuire affinché le scelte che saranno compiute in Emilia-Romagna costituiscano un esempio innovativo di messa in sicurezza, rigenerazione del patrimonio fisico, produttivo e sociale, e partecipazione, strumento fondamentale affinché le scelte compiute siano condivise e non osteggiate.

La partecipazione è gratuita, ma è necessario iscriversi a questo form

Il programma del convegno

Ore 15:00

Introduce

Francesco Occhipinti, direttore Legambiente Emilia-Romagna

Interventi

Cosa è accaduto a maggio 2023: cause ed effetti

Paola Mercogliano, CMCC Foundation (Centro Euro Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici)

Il rischio idraulico e rischio idrogeologico in Emilia-Romagna

Monica Guida, dirigente Settore Difesa del territorio, Regione Emilia-Romagna

Decidere il nuovo assetto fluviale e territoriale sotto un clima che cambia:

idee dall’approccio CRIDA UNESCO

Andrea Nardini, ingegnere idraulico, Co-fondatore Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale

Ridurre il consumo di suolo, la ricostruzione e i nuovi Piani Urbanistici Generali

Piero Cavalcoli, urbanista

Delocalizzare: problematiche e possibili soluzioni

Giovanni Legnini, Commissario Straordinario ricostruzione Ischia

Ore 16,30 Pausa caffè

Ore 16,45 Ripresa lavori

Tavola rotonda

Introduce

Davide Ferraresi, presidente Legambiente Emilia-Romagna

Si confrontano

Irene Priolo, vicepresidente Regione Emilia Romagna

Massimo Isola, sindaco Faenza

Paride Amanti, segreteria Regionale CGIL E.R.

Alessandro Bratti, segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale Fiume PO

Eva Cerri, rappresentante Comitato cittadini alluvionati

Giancarlo Jader Dardi, sindaco Modigliana

Conclude

Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente