Stefano Bertozzi, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale a Faenza, ha presentato un’interrogazione riguardo alla gestione del corpo della Polizia Locale dell’Unione della Romagna Faentina, con un’attenzione particolare per Faenza.
“Gli ultimi anni – afferma Bertozzi – hanno visto importanti investimenti in struttura (Centrale Operativa e Laser Scanner Leica solo per citare i due esempi più eclatanti), un fiorire di comunicati stampa e proclami e l’assegnazione di incarichi esterni per la riorganizzazione del Corpo (quasi 60.000 € di costi vivi) ma i risvolti pratici appaiono a dir poco insignificanti.
La Centrale Operativa, ritenuta anche da parte nostra un importante strumento di controllo del territorio, inaugurata in pompa magna a gennaio scorso, presentata solennemente ai Consiglieri Comunali, descritta come fiore all’occhiello di un sistema integrato di sicurezza tecnologicamente avanzata, a distanza di oltre tre mesi e mezzo è ancora inutilizzata mentre pare operativa ancora la vecchia struttura.
Abbiamo richiesto – continua il capogruppo di Fdi – a gran voce di utilizzare la Centrale in chiave integrata con le altre forze di polizia, così da mettere Faenza al centro del sistema di sicurezza dell’intera Unione, e non solo ciò non è stato fatto ma non viene nemmeno utilizzata a livello Comunale come potrebbe e dovrebbe.
La domanda sorge spontanea: quanto dobbiamo aspettare e soprattutto perchè dobbiamo aspettare? E a questo punto vogliamo chiarire quanto effettivamente è costato tutto questo compreso l’intervento nell’immobile?
Il Laser Scanner Leica, un investimento da circa 50.000 €, pare sia stato utilizzato solo in fase di test/prova e sia fermo da oltre un anno. A che cosa è servito? Perchè non viene utilizzato?
Il piano di riorganizzazione del Corpo, voluto dall’assessore Bosi e dal comandante Talenti, commissionato ad una società esterna lautamente ricompensata, perché non è stato attuato?
Stiamo chiedendo attenzione alla sicurezza del territorio da anni e, in risposta, quello che emerge è invece una situazione di caos organizzativo, con migliaia e migliaia di euro spesi in progetti altisonanti, mai davvero portati a termine.
Chi ha la delega alla sicurezza – conclude Bertozzi – ci deve risposte, così come risposte devono essere date dai dirigenti che materialmente devono mettere a terra le scelte amministrative sul tema.