«Non siamo nella cristianità, non più! Oggi non siamo più gli unici che producono cultura, né i primi, né i più ascoltati. […] Non siamo più in un regime di cristianità perché la fede non costituisce più un presupposto ovvio del vivere comune, anzi spesso viene perfino negata, derisa, emarginata e ridicolizzata» (Papa Francesco, Udienza alla Curia Romana in occasione della presentazione degli auguri natalizi, 21 dicembre 2019). In questo cambiamento d’epoca, le nostre comunità sono chiamate quotidianamente a rispondere a una società sempre più distante dalla fede. Anche se nei registri la maggioranza della popolazione risulta battezzata, la celebrazione di questo sacramento, l’inserimento nel corpo di Cristo che è la Chiesa, non risulta effettivo. In poche parole, sperimentiamo che i sacramenti e la vita della Chiesa non sono automatici (Cf. CTI, La reciprocità tra fede e sacramenti, n.1) ma richiedono un cammino di fede, un inserimento vitale in una comunità, una relazione autentica con il Signore.

Un percorso per entrare in contatto con Gesù Cristo

Fin dai primi secoli, i fedeli sono stati preparati, accolti, accompagnati e introdotti alla vita cristiana in ogni suo aspetto, tramite il catecumenato. Questa parola difficile (letteralmente dal greco catechesi/istruzione) non vuol dire altro che questo percorso codificato dalla Chiesa, sintetizzato nel Tempo quaresimale, composto da quattro tempi e molti riti di passaggio graduali. Lo scopo è mettere gli uomini in contatto con Gesù Cristo, immergerli (battezzarli) nella sua Pasqua, che è morte e risurrezione, che è rinascita a una vita veramente nuova. Si capisce subito che questo percorso non è una semplice esposizione di verità dogmatiche e di norme morali: è una iniziazione, un inserimento graduale, attraverso alcune soglie, alla vita cristiana nella sua integralità.

Gli incontri promossi dal settore Catecumenato

Per approfondire questa dimensione fondamentale che la nostra Chiesa diocesana non può più lasciare al caso o alla lodevole e creativa iniziativa dei parroci, il Settore Catecumenato ha proposto due incontri con esperti della tematica. Il primo incontro, che si è tenuto lunedì 8 aprile, grazie all’intervento di don Stefano Borghi, è stato un’introduzione alla composizione generale di questo cammino ecclesiale: quattro tempi scanditi da alcuni riti di passaggio. Una fase di primo annuncio, una fase di catechesi e servizio più nel concreto, la fase della celebrazione dei sacramenti e la fase mistagogica di accompagnamento nella vita nuova rinata dal Battesimo.

Il secondo incontro è previsto per lunedì 22 aprile, nel Seminario diocesano (sala S. Pier Damiani, Viale Stradone 30) alle 20.30, con don Gianandrea Di Donna, responsabile del Catecumenato per la Diocesi di Padova. Se siete persone convinte che essere cristiani faccia la differenza e siete desiderose di scoprire questo tesoro che la Chiesa possiede, siete invitati caldamente a partecipare a questo secondo incontro!

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don Matteo Babini, incaricato Settore Catecumenato