«La polifonia dei carismi e delle vocazioni, che la Comunità cristiana riconosce e accompagna, ci aiuta a comprendere pienamente la nostra identità di cristiani: come popolo di Dio in cammino per le strade del mondo, animati dallo Spirito Santo e inseriti come pietre vive nel Corpo di Cristo…». Queste parole del Papa, contenute nel Messaggio per la 61esima Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni intitolata Creare casa, rappresentano in maniera chiara la dimensione plurale della vocazione e fanno capire quanto sia importante questa ricorrenza nella vita della Chiesa. In essa, siamo invitati a pregare per le vocazioni al ministero ordinato e di speciale consacrazione.

Le parole del Papa: “Se i giovani sono cresciuti in un vuoto di significato, come potranno avere voglia di sacrificarsi per seminare?”

Per il 2024, l’Ufficio Nazionale per la pastorale delle vocazioni propone questo tema di grande importanza, soprattutto in riferimento alla vita dei giovani. Il titolo è tratto da un passo dell’esortazione apostolica post-sinodale Christus vivit. In essa, papa Francesco insiste sulla vicinanza di Dio al suo popolo e di come la parola di Dio riguardi la vita dei giovani. Il pontefice guarda poi con preoccupazione alcuni problemi che affliggono i giovani di oggi: «Se i giovani sono cresciuti in un mondo di ceneri, non è facile per loro sostenere il fuoco di grandi desideri e progetti. Se sono cresciuti in un deserto vuoto di significato, come potranno aver voglia di sacrificarsi per seminare?».

Dalla denuncia dei pericoli che affliggono le nuove generazioni come «l’esperienza della discontinuità e «di sradicamento», «la caduta delle certezze di base»; papa Francesco propone una soluzione ovvero il «creare casa». Ciò significa «permettere che la profezia prenda corpo e renda le nostre ore e i nostri giorni meno inospitali, meno indifferenti e anonimi» (Christus vivit, 216-217).

La celebrazione con il vescovo Mario

Noi giovani della fraternità “Sandra Sabattini” e dell’unità pastorale di Granarolo abbiamo organizzato una veglia di preghiera per le vocazioni al ministero ordinato e di speciale consacrazione, fiduciosa richiesta che caratterizza questa ricorrenza mondiale della Chiesa. La veglia si svolgerà domenica 21 aprile alle 18.30 e sarà itinerante, con partenza dalla chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista in via Risorgimento 5A a Granarolo. Si concluderà con una cena insieme. A partire dalla lettura di passi della Parola di Dio, insieme al nostro vescovo monsignor Mario Toso, pregheremo per il dono di nuove vocazioni per la Chiesa di Faenza-Modigliana. Come dice papa Francesco nel Messaggio: «la preghiera è la prima forza della speranza. Tu preghi e la speranza cresce, va avanti. Io direi che la preghiera apre la porta alla speranza. La speranza c’è, ma con la mia preghiera apro la porta». In questo senso, la nostra diocesi vuole contribuire a tenere viva la speranza affinché il cuore dei cristiani non rimanga chiuso ma si spalanchi alla voce di Cristo che parla ai suoi figli e venga, quindi, accolto il dono della vocazione.

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Nicola Misirocchi