È andato recentemente in stampa l’aggiornamento all’opuscolo In spem Resurrectionis. Il volume, a cura di Enrico Argnani, si può ritirare gratuitamente presso gli uffici del Piccolo, al Seminario diocesano di viale Stradone 30 a Faenza. Di seguito riportiamo la presentazione del curatore.

La presentazione

Quando nel 2011 io e mia moglie Giuseppina demmo alle stampe il volume In spem Resurrectionis, che radunava in un unico testo i dati biografici riguardanti il Clero della nostra Diocesi di Faenza-Modigliana dal 1 gennaio 1900 al 31 dicembre 2010, volevamo offrire uno strumento essenziale e nello stesso tempo di facile consultazione, ma non eravamo certi di essere riusciti nel nostro intento.
Ben presto però ci giunsero dei riscontri positivi da numerosi sacerdoti e non solo, ma soprattutto dagli ambienti della Curia, dove si dichiarava che In spem resurrectionis era un testo molto consultato e apprezzato.

Indubbiamente fummo molto soddisfatti della nostra ricerca che era durata diversi anni di lavoro. Fino dall’inizio della nostra impresa, fummo sostenuti e incoraggiati soprattutto dal vescovo monsignor Claudio Stagni – ora emerito – che, anche con gesti concreti, ha voluto dimostrare interesse per il nostro lavoro concepito, fra l’altro, per celebrare l’anno dedicato ai Sacerdoti (2009), pur se pubblicato successivamente. Oggi, a distanza di tredici anni, mi è sembrata una cosa buona aggiornare la ricerca per inserire anche i sacerdoti, purtroppo numerosi, che in questo lasso di tempo ci hanno lasciati. Per portare a compimento questo nuovo lavoro, confesso che sono stato più volte invitato e sollecitato da monsignor Luigi Guerrini, a cui va il mio sincero grazie per il sostegno.

Devo riconoscere che, privo del valido supporto della mia Giuseppina, mi è stato più complesso raggiungere il risultato che oggi – nel 7° anniversario della sua morte (1948/2017) – posso dare alle stampe, anche grazie all’aiuto tecnico di mia figlia Anna, alla quale va il mio doveroso ringraziamento. Certamente questo è un piccolo opuscolo che però, in continuità con il volume andato alle stampe nel 2011, vuole esserne un’aggiunta per completare la fotografia del nostro clero venuto meno a tutt’oggi.


Enrico Argnani