Questa mattina, nel corso di un incontro aperto alla cittadinanza, l’Amministrazione Comunale di Solarolo ha presentato il progetto finalizzato al recupero e al miglioramento dell’Asilo Nido “Lo Scarabocchio”. Presenti all’incontro anche i progettisti e i rappresentanti di “Un aiuto Subito” e “Romagna Nostra“, le due raccolte fondi che hanno permesso di finanziare il progetto.
“Lo Scarabocchio”, realizzato negli anni Settanta, rappresenta per la comunità di Solarolo una importante risorsa a sostegno delle famiglie e per lo sviluppo dei bambini.
Negli anni l’edificio è stato oggetto di costanti interventi di manutenzione, tra i quali il consolidamento sismico che ne garantisce la solidità.
Purtroppo, l’evento alluvionale ha prodotto danni importanti agli impianti elettrici, tecnologici, idrico-sanitari e di riscaldamento, alle pavimentazioni, alle pareti ed alle aree esterne all’edificio.
Quanto accaduto rende necessario un intervento di rifacimento ed una riqualificazione che abbia come prospettiva anche un significativo miglioramento delle prestazioni energetiche.
L’obiettivo non è quindi una mera sistemazione dei danni, bensì un intervento di miglioramento che faccia percepire un salto di qualità rispetto al passato, per guardare al futuro e contribuire al contenimento dei consumi energetici, alla sostenibilità e al benessere ambientale dei piccoli ospiti.
Un risultato di questo tipo sarà raggiungibile grazie ai 774.000 euro derivanti dalle due raccolte fondi “Un aiuto Subito”, promossa da Corriere della Sera e TG La7, e “Romagna Nostra”, promossa da Fondazione della Comunità Bresciana, Associazione Comuni Bresciani e Giornale di Brescia.
Gli interventi in programma sono tutti finalizzati a trasformare “Lo Scarabocchio” in un moderno edificio di classe A4, rientrante nei parametri della normativa per essere considerato un edificio nZeb – Nearly Zero Energy Building.
Tra questi si possono elencare: l’isolamento termico dell’intero edificio; l’installazione di pannelli fotovoltaici; l’utilizzo di illuminazione a LED; un impianto di riscaldamento/raffrescamento/produzione acqua calda sanitaria a pompa di calore; l’impianto di riscaldamento a pavimento.
Il funzionamento dell’edificio richiederà quindi una quantità di energia minima e rispetterà i principi della progettazione sostenibile e bioclimatica.