Sono in aumento i visitatori in provincia, ma non a Faenza. A certificarlo sono i dati relativi al 2023 pubblicati dalla Regione Emilia-Romagna che parlano di 1.528.537 arrivi con un +0,8% sul 2022 e -1,6% sul 2019, ultimo anno pre-Covid, ma per studiare gli andamenti turistici dello scorso anno bisogna fare attenzione. Sul 2023 pesano infatti le prestazioni negative di Faenza e del suo comprensorio, mentre arrivano risposte incoraggianti da Ravenna. Se complessivamente la provincia ha registrato risultati positivi nonostante l’alluvione, con un +1,9% sul 2022 di Ravenna, percentuale che sale a un+17,6% sul 2022 e +21,9 sul 2019 se si prende in considerazione solo il turismo estero, Faenza, devastata dall’alluvione, ha registrato un crollo verticale. Con 51.119 arrivi e un -14,2% sul 2022 e addirittura un -18,7% su 2019, la città ha subito il calo più drastico, superata solo da Casola Valsenio con un -28,1%.

Dopo il crollo dei visitatori nel 2023, Faenza riparte con tante iniziative

«Poteva andare molto peggio – dichiara Simona Sangiorgi, assessora al Turismo del Comune di Faenza – i dati restano drammatici, ma noi ci siamo già rimboccati le maniche e abbiamo molte iniziative in cantiere per i prossimi mesi». In calendario ci sono già i grandi eventi come il Palio del Niballo, il Mei, il ritorno di Argillà, la Musica nelle Aie o gli appuntamenti della Torre di Oriolo. «Sono tutte iniziative di grande richiamo – aggiunge – anche se quest’anno stiamo puntando tantissimo sul ciclismo». A Faenza faranno infatti tappa il Giro d’Italia il 17 maggio, il Tour de France il 30 giugno, prima volta nella storia della città, mentre a luglio sarà la volta del giro al femminile e degli under 23.
«Ci sono in cantiere tante iniziative collaterali – spiega l’assessora – tra cui una mostra che resterà aperta a palazzo del Podestà da giugno ai primi di luglio, tutta dedicata alla bici. Abbiamo coinvolto anche Vincenzo Collina per gli antichi mestieri, ci sarà una parte dedicata allo sport e ai campioni di ciclismo e poi presentazioni di libri, dibattiti, tavole rotonde e interviste a personaggi legati al mondo della bici. Sarà un vero e proprio salotto di ciclismo. Stiamo lavorando con molto impegno per coinvolgere la comunità e diventare un’attrazione regionale». Altre iniziative bollono in pentola. «Vogliamo attirare sempre più famiglie e giovani alla scoperta del nostro territorio tra natura, ambiente, ceramica ed enogastronomia. Ci sarà anche qualche ritorno di iniziative passate». L’idea è quella di portare il turismo balneare nell’entroterra e valorizzare il turismo rurale, non solo in collina. «Ci sono storie da raccontare anche a valle di Faenza – conclude Sangiorgi – con località meno conosciute che meritano visibilità come Granarolo, Fossolo o Sant’Andrea. Il nostro obiettivo è fare di più, ce lo meritiamo».