Da vari anni, a Lutirano si rinnova la festa in onore del santo fondatore del cenobio di Badia della Valle e dell’eremo di Gamogna, la domenica più prossima al 21 febbraio, ricorrenza liturgica di San Pier Damiani. Purtroppo il terremoto di settembre 2023 ha colpito in maniera importante la chiesa di Badia della Valle, e non Gamogna, dove si svolgeva la tradizionale celebrazione. Pensavamo, con amarezza, di dover rinunciare a questo appuntamento, ma con nostra grande gioia e sorpresa sono accorsi in nostro aiuto i soci del circolo Anspi San Pier Damiano presso l’antica chiesa di Santa Maria Foris Portam in Faenza, sostenuti dal loro parroco monsignor Mariano Faccani Pignatelli, proponendoci di accogliere la festa nella loro chiesa dove comunque ogni anno si tiene una preghiera comunitaria nella memoria liturgica del santo.

Il legame fra questa chiesa e la valle Acerreta può non apparire immediatamente visibile ma è molto forte. San Pier Damiani infatti nel 1072 era di passaggio a Faenza per raggiungere l’Eremo di Gamogna dove spesso trascorreva il periodo quaresimale, e si recava ogni qualvolta gli era possibile, di ritorno da una importante missione papale a Ravenna. Durante il viaggio però, stremato dalle fatiche, si ammalò e morì nella foresteria di Santa Maria Vecchia, ora trasformata in Cappella a lui dedicata. Qui fu tumulato e rimase per vari secoli prima che il corpo venisse traslato nella cattedrale faentina dove tutt’ora si trova, esposto al culto e alla venerazione dei fedeli.

La visita alla torre di Santa Maria Vecchia

Domenica molte persone hanno visitato la cappella sulla cima dell’imponente campanile ottagonale romanico che svetta sulla città, definita non a caso anche dal poeta marradese Dino Campana: “turrita”. Salendo una scala circolare, che abbraccia l’anima cilindrica interna e dalle cui numerose monofore si gode una vista suggestiva, si giunge alla piccola e solitaria cappella dove, secondo la tradizione il santo amava ritirarsi in preghiera. Con un ultimo sforzo ci si inerpica per altri gradini fino alla sommità che ospita la cella campanaria. Impressionante l’oscillazione del campanile quando i nuovi sacri bronzi, azionati dai campanari risuonano secondo il metodo detto Doppio bolognese, così come pure avviene a Badia della Valle.

La conferenza di don Ugo Facchini

Alla visita è seguita la conferenza tenuta dal prof. don Ugo Facchini sul tema: “San Pier Damiani operatore di pace”, di drammatica attualità. Anche oggi riconosciamo come pace e spiritualità siano un binomio indissolubile così come ha testimoniato l’esistenza stessa di Pier Damiani. Conoscevamo il Santo come persona rigorosa, ecclesiastico estremamente colto e instancabile viaggiatore che ha solcato i nostri sentieri appenninici. Don Ugo ancor più ha evidenziato la sua opera di portatore di pace raccontando del suo sforzo di riconciliare la  Chiesa di Oriente con quella di Occidente, inviando pure a tale scopo una bellissima lettera al Patriarca di Costantinopoli, primo tentativo di riconciliazione subito dopo lo scisma e la reciproca scomunica. È opinione autorevole del relatore che se la missione diplomatica di ri-unione presso il patriarca ecumenico fosse stata affidata a Pier Damiani, forse la storia che tutti conosciamo avrebbe avuto un corso differente. 

Monaco, amante del ritiro eremitico, fu investito della carica allora preminente di Vescovo della diocesi suburbicaria di Ostia e creato cardinale, nonché suo malgrado costretto a viaggiare per tutta l’Europa, inviato dal Papa per dirimere questioni politiche ed ecclesiali o appianare litigi coniugali di sovrani come la volontà dell’imperatore Enrico IV di ripudiare la moglie. La sua autorevole opera conquistava  unanime considerazione e rispetto alla Chiesa che egli serviva fedelmente. Egli fu a tutti gli effetti protagonista del suo tempo sia sul piano politico come diplomatico che sul piano intellettuale e spirituale come teologo, monaco ed eremita. Una preghiera comunitaria guidata da monsignor Faccani Pignatelli, nella Memoria del Santo, ha suggellato e seguito l’interessante convegno.

Una raccolta fondi per i restauri di Badia della Valle

Gli ampi spazi dei cortili interni della chiesa hanno accolto i numerosi partecipanti riuniti attorno allallegro falò. Ci siamo riscaldati nella fresca serata con un ottima polenta al ragù, seguita da ciambella romagnola, sangiovese e bisò preparati dai volenterosi soci del circolo Anspi, il cui intero ricavato è stato da loro offerto per i restauri di Badia della Valle. Dopo esserci attardati tutti in piacevoli chiacchiere ci siamo salutati calorosamente con il fervido auspicio che il prossimo anno la festa di San Pier Damiani si possa tenere, tra i vari luoghi damianei della diocesi, anche a Badia della Valle, non più inagibile ma restaurata e consolidata grazie anche alla generosità degli amici faentini che ringraziamo sentitamente.

G.M.