Nuove aree verdi attrezzate, o miglioramento e rafforzamento ecologico di quelle già esistenti. Interventi di forestazione urbana, di desigillazione del suolo e creazione di pavimentazioni drenanti. E poi giardini della pioggia.
Sono solo alcuni dei 17 progetti finanziati dalla Regione con oltre 21 milioni di euro di risorse europee (Programma Fesr 2021-2027) con il Bando per la progettazione e realizzazione di infrastrutture verdi e blu in aree urbane e periurbane.
Tra gli enti interessati c’è l’Unione della Romagna Faentina che si aggiudica oltre un milione di euro per realizzare un percorso ciclo-naturalistico lungo il Canale Naviglio Zanelli.
L’intervento consiste nel completare e migliorare la rete frammentata di percorsi ciclopedonali esistenti, definendo un percorso ciclo-naturalistico di oltre 35 chilometri che connetta Faenza con il fiume Reno e il mare, lungo il lato sinistro del Canale Naviglio Zanelli, garantendo così sviluppo di mobilità dolce, turismo lento, valorizzazione naturalistica e sviluppo economico e sociale dei territori interessati.
L’obiettivo della Regione è rafforzare la presenza della natura nelle aree urbane, proteggendo e preservando la biodiversità con un modello di pianificazione e progettazione più attento al cambiamento climatico, ricorrendo al verde anche per rimuovere sostanze inquinanti.
Per gli assessori proponenti Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio), Vincenzo Colla (Sviluppo economico), Andrea Corsini (Infrastrutture) e Barbara Lori (Parchi e Forestazione), “con questo bando la Regione Emilia-Romagna ha raccolto la sfida per il contrasto al cambiamento climatico, sollecitando un cambio di paradigma nella progettazione delle aree verdi urbane e periurbane. Le nuove infrastrutture verdi e blu possono migliorare sensibilmente la vita delle città e di chi le vive.
Un processo di rinnovazione culturale che, auspichiamo, troverà terreno fertile in tutte amministrazioni coinvolte”.
Gli interventi complessivamente riguardano una superficie di circa 230 ettari e hanno la finalità di rafforzare la protezione e la preservazione della natura, la biodiversità, anche per ridurre tutte le forme di inquinamento.
Le infrastrutture verdi saranno realizzate in base alla definizione data dalla Commissione europea nel 2013, e cioè come rete di aree naturali e seminaturali pianificata a livello strategico con altri elementi ambientali, progettata e gestita in maniera da fornire un ampio spettro di servizi ecosistemici. Ne fanno parte gli spazi verdi (blu nel caso degli ecosistemi acquatici) e altri elementi fisici in aree sulla terraferma (incluse le aree costiere) e marine.
Si tratta, infatti, di un modello di pianificazione e progettazione più attento al cambiamento climatico.
Gli interventi finanziati prevedono, per esempio, operazioni per la realizzazione di verde attrezzato o di miglioramento e rafforzamento ecologico di verde attrezzato esistente, interventi di forestazione urbana, di desigillazione del suolo e creazione di pavimentazioni drenanti con funzioni di impianto di nuove alberature, realizzazione di giardini della pioggia.