I primi anni
Giuseppe Matulli, Beppe come tutti lo chiamavano, era nato a Marradi il 5 dicembre 1938; il babbo aveva una rivendita di materiali edili e la mamma era insegnante presso la scuola locale, dove anche Beppe ha frequentato le elementari, mentre le medie le frequento’ a Faenza presso i Salesiani. Sempre a Faenza sceglierà’ l’Istituto Oriani per Geometri, quindi si iscriverà’ ad Economia e Commercio presso l’università’ di Firenze. Fin da giovanissimo nasce in lui la passione per la politica: seguiva il babbo in consiglio comunale che era eletto nelle file della minoranza, tanto che con affetto lo chiamavano “Il figlio della minoranza”, e a soli sedici anni diventa segretario della locale sezione della Democrazia Cristiana. Erano gli anni 60, gli anni della rinascita dopo le ferite e le ceneri lasciate dalla guerra, la Costituzione diventava sempre più’ riferimento e ispirazione per chi voleva contribuire a costruire un mondo nuovo e Beppe vive quegli anni con l’entusiasmo e le speranze proprie della gioventù’.
Assessore e sindaco a Marradi
Nel 1965 viene eletto in consiglio comunale nell’amministrazione guidata da Bellini Mario, dove diventerà’ assessore, vice-sindaco e sindaco. Sono anni importanti per la sua formazione e mai dimenticherà’ i compagni di partito e di amministrazione incontrati, fra i quali Domenico Cappelli e Arrigo Loli, persone che nonostante la loro semplicità’ di vita avevano un’ampia visione della società’ e vedevano nella politica uno strumento prioritario di promozione umana soprattutto per le fasce più’ deboli e dimenticate. Inevitabilmente: prima gli studi presso la facoltà’ di Economia e Commercio, dove rimarrà’ poi come ricercatore statista, poi la politica lo porteranno a Firenze, qui viene in contatto con figure carismatiche quali Don Milani e Giorgio La Pira (che sarà’ anche suo testimone di nozze), che sempre rimarranno ispiratori del suo cammino politico.
Il matrimonio e l’impegno in Parlamento
A Firenze incontra anche l’Amore e si sposa con Maria Grazia Cecchi e insieme costruiscono una solida famiglia, coronata dalla nascita di tre figli. Nel 1970 diventa una prima volta consigliere regionale, tornerà’ poi in Regione nelle elezioni del 1985 fino a quando 1987 raggiunge il Parlamento.
I tanti impegni non gli faranno mai dimenticare Marradi, mantenendo contatti pubblici e privati: non mancava mai alle Feste dell’Amicizia, dove organizzava dibattiti con qualche giornalista di grido affrontando i tempi più’ significativi del momento. Arrivava, ogni qualvolta un vecchio amico se ne andava, per dedicargli l’ultimo saluto, con un’orazione funebre fatta di ricordi e commozione. Con gioia partecipava a qualche ricorrenza per far festa insieme ad amici e conoscenti.
Ricordo la prima campagna per le elezioni al Parlamento, la sezione della Democrazia Cristiana, insieme a tanti altri marradesi, si adopero’ tantissimo per raccogliere preferenze per lui, bussando di porta in parta, come si usava allora, fu un plebiscito e Marradi per la seconda volta, dopo Goffredo Nannini, ebbe la soddisfazione di avere un nuovo onorevole a Roma. Beppe, riconoscente, volle festeggiare prima di tutti con la sua comunità, che tanto aveva creduto in lui.
La politica come servizio
In quegli anni di governo fu in particolare vicino al mondo della scuola, (nel secondo mandato ebbe anche l’incarico a sotto-segretario all’ Istruzione) a difendere, fino a quando fu possibile, le realtà’ scolastiche rimaste nelle frazioni, capendo che anche in una piccola comunità’ la scuola e’ il respiro più’ alto.
Negli anni 90 il mondo della politica fu sconvolto dai processi di mani pulite e niente fu come prima, nei partiti ci furono scelte diverse, spesso divisive, a volte il compagno di partito diventava un avversario e Marradi non rimase indenne da questa nuova realtà’. Matulli aderì prima al Partito Popolare, poi alla Margherita e tornerà’ a Marradi eletto sindaco con una lista di centro- sinistra. Furono anni non sempre facili, ma il valore della politica come servizio, non venne mai meno in Beppe.
Durante il suo mandato la Comunita’ di Sasso, guidata da Don Nilo, stava vivendo momenti di difficoltà’: c’era diffidenza e paura verso il mondo della tossicodipendenza, questo creava tensioni con il paese, Matulli non ebbe dubbi e si schiero’ al fianco di Sasso, riaprendo un dialogo non facile e rasserenando piano piano i rapporti. Da allora i contatti con la comunità’ non si sono mai interrotti, uscendo dai confini locali per abbracciare le sofferenze del carcere e insieme a Don Nilo sono stati instancabili a cercare di progettare cammini di recupero alternativi alla detenzione. Matulli, da tanto tempo condivideva con la comunità’ di Crespino, il ricordo dell’Eccidio del 17 Luglio 1944 e cosi’, anno dopo anno, era sempre presente alla celebrazione in onore dei caduti, con la sua voce sicura e quell’accento, appena appena fiorentino e un’oratoria che da sempre gli era facile.
La passione per l’arte e per le escursioni
Beppe era appassionato di arte e fin dalla fondazione faceva parte dell’associazione “ Amici di Lanfranco Raparo”, (per un periodo ne e’ stato presidente) nata per ricordare e valorizzare il pittore adottato da Marradi.
Amava i nostri monti e quando poteva partecipava ad escursioni nella bellezza che la nostra natura offre, terminando con un buon pranzo a Coloreto sede del G.E.M. (Gruppo Escursionisti Marradesi). Gustava infatti con piacere la nostra cucina: un buon piatto di cappelletti, di bassotti e le delizie di marroni.
Gli ultimi anni
Negli ultimi anni capitava di incontrarlo per le vie del paese, con lo sguardo intenso e profondo, forse perso nei tanti ricordi di una vita, con quella riservatezza che ha sempre contraddistinto il suo carattere.
Ora Beppe e’ definitivamente tornato a casa e riposa nel piccolo Cimitero di Cardeto insieme alla moglie, ai genitori, al fratello Don Carlo, a tanti amici. Noi continueremo a pensarlo come un personaggio illustre e con il linguaggio di oggi diremo “ Beppe da un piccolo paese ce l’ha fatta”, ma soprattutto lo ricorderemo come uno di noi che ha amato Marradi e la su gente.
Fedora Anteforti