E’ in programma per venerdì 1 marzo  alle ore 18,30, presso la Sala “Don Minzoni” del Seminario Arcivescovile (piazza Duomo, 4) a Ravenna, il convegno che apre la mostra “Sub tutela Dei”, dedicata al giudice e Beato Rosario Livatino.

L’evento è organizzato e proposto dall’Associazione “Il Sicomoro” e patrocinato da Arcidiocesi e Comune di Ravenna, Ordine degli Avvocati di Ravenna, Camera Penale della Romagna, Fondazione Forense ravennate, Alma Mater Studiorum Campus di Ravenna, Master Diritto Penale dell’impresa e dell’economia “Filippo Sgubbi”, BCC Ravennate Forlivese e Imolese.

I saluti istituzionali sono affidati al procuratore della Repubblica Daniele Barberini, al presidente vicario del tribunale di Ravenna, Mariapia Parisi, e all’assessore alla Legalità del Comune di Ravenna, Igor Gallonetto. Sarà presente anche il prefetto Castrese De Rosa, che intervisterà telefonicamente il testimone dell’omicidio, Piero Nava.

Interverranno come relatori Matteo Filippi, avvocato del Foro di Verona e curatore della mostra; Cesare Pozzoli, avvocato del Foro di Milano; Antonia Pappalardo, Presidente sezione riesame Tribunale di Palermo; Salvatore Insenga, professore, cugino di Rosario Livatino.

L’evento sarà moderato da Donatella Di Fiore, già presidente di sezione della Corte d’Appello di Bologna e presidente della Fondazione Pro Solidarietate.

La mostra, che rimarrà esposta dall’1 al 9 marzo 2024 alla Biblioteca Oriani in via Corrado Ricci, è aperta a tutti ma è dedicata soprattutto agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, per far conoscere loro la vita di Livatino e per renderli consapevoli di come ogni persona è chiamata in causa, in ogni luogo e tempo, ad affermare la giustizia e la verità.

All’iniziativa partecipa anche l’Istituto Tecnico Economico “G. Ginanni” con un gruppo di studenti che rimarranno presenti in Biblioteca per tutta la durata dell’esposizione a fare da “guide” ai loro compagni che visiteranno la mostra.

L’idea nasce dalla volontà di rendere omaggio al giudice Livatino: il quale sapeva che solo grazie all’esempio, ai giovani poteva essere prospettata una vita piena e più vera; e per la sua giovane età è sicuramente più vicino alle nuove generazioni.