E’ in aumento, anche se di poco, la popolazione romagnola. I dati dell’ultimo report della Regione Emilia Romagna nel decennio 2012-2022, resi noti da Cisl Romagna, mostrano una crescita dello 0,30%, portando complessivamente la popolazione romagnola dai 1.111928 del 2012 agli attuali 1.115.293 abitanti . L’aumento non riguarda però tutte le province: Ravenna e Forlì-Cesena registrano infatti un calo rispettivamente dello 0,88% e dello 0,62%, a differenza di  Rimini ha visto invece un incremento del 2,80%.

Il Report regionale sulla popolazione romagnola segnala un calo dei giovani, con un’incidenza che varia dal 17% a oltre il 58. Cresce il numero degli anziani.

Di particolare interesse è l’analisi delle fasce d’età. In tutte e tre le province si è verificato un calo dei giovani nella fascia di età 0-19, passando da 195.014 nel 2012 a 190.431 nel 2022, con un’incidenza sulla popolazione nel 2022 pari al 17,07%. Anche nella fascia 20-64 anni si è registrato un calo, con un’incidenza del 58,12%. Risulta invece significativo l’aumento dell’incidenza della popolazione nelle fasce 64-79 anni e 80 e oltre, passando rispettivamente dal 15,55% al 16,28% nella prima fascia e dal 7,21% all’8,53% nella seconda.

Proiezioni demografiche 2042 : in provincia è prevista una stabilità della popolazione complessiva

Le proiezioni demografiche al 2042 in Emilia-Romagna delineano uno scenario di riferimento che offre interessanti spunti di riflessione sul futuro demografico in Romagna, con un aumento della popolazione romagnola del 1,16% (Ravenna -2%Forlì-Cesena + 0.57%Rimini +3,4%), ma concentrato soprattutto nelle fasce di età più alte. “Questo fenomeno solleva importanti questioni riguardo alla capacità dei sistemi sanitari, assistenziali e sociali – afferma il segretario generale Francesco Marinelli – di rispondere alle esigenze di una popolazione più anziana, così come pone sfide economiche e sociali legate al mercato del lavoro”.

Le proiezioni per la nostra provincia suggeriscono una relativa stabilità con approssimativamente lo stesso numero di residenti, con una lieve diminuzione del 2%. Di particolare interesse sono le fasce di età perché nella fascia di età 0-19 anni si passerebbe da una incidenza attuale del 16,67% al 14,69%, mentre la fascia 20-64 anni passerebbe dal 57,58% al 53,94%. Particolare attenzione alle fasce 65-79 anni 80 e oltre che aumenterebbero l’incisione attuale del 16,50% al 22,12%, primo caso e dal 9,25% al 11,87% nel secondo. Questi dati sono rilevanti perché, se confermati, indicano un cambiamento significativo nella struttura demografica della provincia di Ravenna, con un invecchiamento della popolazione e una riduzione della percentuale di giovani.

Preoccupa l’aumento della popolazione anziana

 “In conclusione le proiezioni demografiche per le province di RavennaForlì-Cesena Rimini suscitano legittime preoccupazioni riguardo all’aumento della popolazione anziana. Le tendenze evidenziano un invecchiamento significativo della popolazione – dichiara il segretario generale CISL Romagna Francesco Marinelli – in tutte e tre le province, con l’incidenza della popolazione over 65 che è aumentata dal 22.76% del 2012 all’attuale 24,81% e si prevede che raggiungerà il 31,8% nel 2042. Diventa quindi imperativo sviluppare e implementare politiche e interventi mirati per garantire un adeguato supporto e una migliore qualità di vita per gli anziani, affrontando così le sfide demografiche in atto.”.

“I dati del rapporto della Regione Emilia-Romagna sollevano importanti considerazioni anche sul futuro del mercato del lavoro in Romagna. La diminuzione della forza lavoro potrebbe influenzare la produttività e la competitività delle imprese – continua il segretario cislino – mentre la mancanza di nuove entrate nel mercato del lavoro potrebbe compromettere la crescita economica a lungo termine. È essenziale adottare politiche e programmi mirati per affrontare questi problemi, promuovendo l’occupazione giovanile, investendo nell’istruzione e nella formazione professionale e creando opportunità lavorative”.

“Come già emerso dalla nostra ricerca “Atlante della Romagna – Un territorio che cambia“ curata da Lorenzo Ciapetti e che abbiamo presentato nei mesi scorsi – conclude Marinelli – la risposta allo scenario del prossimo decennio dovrebbe essere costruita con un sapiente mix di politiche pubbliche locali per un welfare 4.0 di territorio che garantisca la sostenibilità delle spese sociali”.