Quanti dettagli servono per raccontare la storia di Caravaggio? Questo è l’interrogativo da cui è partito il drammaturgo Francesco Niccolini, autore dello spettacolo che ha debuttato nell’ottobre 2023 e arriva sul palcoscenico di Modigliana sabato 24 febbraio (inizio ore 21).

Caravaggio. Di chiaro e di oscuro è il titolo del monologo interpretato da Luigi D’Elia, che insieme a Niccolini torna a raccontare un altro frammento della natura selvaggia che sta a loro tanto a cuore. Dopo Zanna BiancaMoby Dick e Tarzan, si allontanano dalla grande letteratura per addentrarsi nella pittura più sublime e abissale, quella di Caravaggio.

Con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi attraversano l’epoca d’oro della cultura italiana ed europea, quel primo Seicento che ha visto sbocciare i capolavori e le rivoluzioni più grandi del pensiero, dell’arte e della scienza occidentale: Shakespeare, Galileo, Cervantes, Gesualdo da Venosa e Caravaggio. Tutti insieme. Nati e morti tutti negli stessi anni. Tutti mossi dallo stesso scandaloso ardore.

Luigi DElia Caravaggio ph Matteo Groppo 2

“C’è la peste da bambino, che gli porta via padre e nonno. La fame e la povertà, il successo, le risse: agguati in strada, denunce e un omicidio. Fughe precipitose e ritorni. Arresti, scarcerazioni, protettori, amanti, sentenze di morte. Una grazia arrivata troppo tardi” – commenta il drammaturgo Francesco Niccolini.

“Poi le tele: prostitute per madonne, giovani compagni di letto per angeli. Se stesso testimone in disparte. Un vecchio per tutto il resto. Opere spesso rifiutate dai committenti, “spropositate per lascivia e poco decoro”. I corpi: provocatori e sensuali. E la sua mano che si muove irrispettosa: penetra nel costato di Cristo per l’incredulità di san Tommaso. Decapita Oloferne senza che l’occhio abbassi lo sguardo. Guida la mano del santo analfabeta per insegnargli a leggere e scrivere. Senza misericordia né resurrezione mostra la Vergine morta. Dipinge calcagni neri, unghie sporche, orrore, notte, pochissima luce e tanta meraviglia selvaggia».

“La cosa più importante è la verità. Verità artistica, che significa credibilità, rendere vicino ciò che sembra lontano. Nei suoi quadri Caravaggio cerca e trova questa verità, la rende concreta, visibile e tangibile. La stessa verità noi cerchiamo nel nostro lavoro”, riflettono i registi Enzo Vetrano e Stefano Randisi.

“Il testo di Francesco possiede anche questa qualità, che il nostro percorso comune ha consolidato: la necessità di essere vero (anche quando il vero non è esattamente ciò che si racconta). La credibilità delle parole, della poesia, tradurranno la verità pittorica delle Madonne di Caravaggio. E perfetta è la capacità di Luigi, in questa avventura, di raccontare una storia come se ne fosse l’invisibile testimone, senza farti accorgere che ti prende per mano e ti conduce lì, al centro dell’azione, come deve fare il vero teatro”.

“Chissà se le opere di Caravaggio possono essere nell’arte quella Misericordia che facciamo così fatica a trovare” – conclude l’interprete Luigi D’Elia. “Se nelle sue tele, apparentemente così cupe, non ci sia anche (e già da allora) quell’umanità sola, in cerca di tenerezza, di un abbraccio che scaldi che oggi vediamo arrivare disperata dal mare.

Abbiamo speranza che nel nostro spettacolo possa finire tutto il mistero di questa umanità che cerca, fa i suoi tentativi, sbaglia, si mette in viaggio, cade, si rialza e scopre infine che il miracolo più prossimo è quello dell’incontro con l’Altro: profugo, nemico, carnefice, compagno, santo o dannato che sia. Tutto qui in fondo: il miracolo dell’umano che cerca, immortalato in tele scure e di luce che hanno segnato per sempre la storia dell’arte”.

Dal 20 febbraio è disponibile il webinar con protagonista Luigi D’Elia nell’ambito del progetto Racconti fuori scena, un ciclo di incontri online sul teatro e i suoi linguaggi promosso da ATER Fondazione. Il programma di incontri online è cominciato il 23 gennaio e si realizza attorno a quattro interpreti della stagione teatrale 2023/2024, Marta Cuscunà, Luigi D’Elia, Cristiana Morganti, Oscar De Summa.

Gli appuntamenti si possono sia seguire in diretta che recuperare successivamente, sono guidati dalla critica teatrale Nella Califano e sono trasmessi su www.teatrinellarete.it, sul canale YouTube e la pagina Facebook di ATER Fondazione.

Il prossimo spettacolo in programma a Modigliana è Secondo lei, con Caterina Guzzanti e Federico Vigorito, in scena sabato 16 marzo.