Il Seminario diocesano di Faenza, tra le altre cose, ospita la Biblioteca diocesana “Cardinal G. Cicognani”. Queste mura, in cui si può anche consultare una vasta gamma di libri più o meno antichi, offrono uno spazio in cui incontrarsi a numerosi studenti, un luogo per vivere assieme la preparazione a un esame universitario sostenendosi tra amici. Come? Sono presenti alcune sale studio che contengono dai 16 ai 24 posti, aule dall’arredo molto essenziale, dotate dei servizi necessari come il Wi-fi e le prese per la corrente elettrica con cui ricaricare i vari dispositivi. Da poco più di un anno, come servizio, mi è stato chiesto di diventarne il responsabile. Cosa significa? Innanzitutto, coordinare i volontari: è grazie al loro servizio in portineria che ogni giorno, dalle nove di mattina alle dieci di sera, la Sala studio rimane aperta e fruibile. Per esigenze personali ogni settimana qualcuno di loro può non riuscire a fare il proprio turno in portineria e, in quel caso, mi muovo per cercare un sostituto tra una serie di amici e conoscenti. È una piacevole sorpresa constatare ogni volta come le persone che apprezzano questo luogo e desiderano fare qualcosa per contribuirvi sono tante!

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Tutti gli altri aspetti di questo servizio cercano di rendere la Biblioteca un luogo accogliente, familiare, un luogo capace di attirare gli studenti, e non solo loro, per la bellezza dei suoi spazi e la ricchezza delle sue opportunità: dal chiamare l’assistenza per il distributore automatico al gestire le aule per i gruppi esterni (come la Scuola di Formazione Teologica Diocesana); dall’ascoltare e dialogare con gli studenti e i volontari fino all’organizzazione di incontri o momenti conviviali, per creare e promuovere una rete di relazioni positive per sé e per gli altri. Non è un servizio che mi richiede troppo tempo, eccetto l’organizzazione di alcuni eventi più importanti, ma la costanza di una quotidianità fatta di relazioni con i volontari e con tutti coloro che a loro modo condividono gli spazi della Biblioteca, la vivono come “casa” e desiderano possa sempre di più rappresentare un punto di riferimento per i giovani di Faenza.

Personalmente, essendo ancora studente, mi aggiungo alla lista di persone che viene ogni tanto nelle sale della Biblioteca per cercare un tempo e uno spazio adeguati a studiare. Ogni volta mi accorgo con più consapevolezza di quanto questo luogo sia vissuto, apprezzato o anche benevolmente criticato, ma sempre un ambiente che ha molto da offrire a chi ne coglie il fascino e l’utilità.

Tiziano Borgognoni, responsabile delle sale studio