“Il tema della vocazione è il tema della ricerca del proprio ruolo nella vita e riguarda anche l’università. A sua volta, il tema della casa è legato alla speranza”. Lo ha detto questo pomeriggio monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, aprendo in videocollegamento da Cagliari i lavori del convegno nazionale vocazionale e di pastorale universitaria, promosso a Roma dagli Uffici nazionali della Cei per la pastorale delle vocazioni, e per l’educazione, la scuola e l’università.
Il titolo dell’evento, “Creare casa”, riprende un’espressione di papa Francesco, al n. 217 dell’esortazione apostolica “Christus Vivit”, pubblicata all’indomani del Sinodo dei Vescovi su “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”.
Oggi la prima giornata del convegno ha per tema “La casa di Nazareth”. Domani sarà la volta della “casa di Cafarnao” per poi “tornare” in Galilea il 5 gennaio, giornata conclusiva dell’evento.
“Vogliamo ricreare in questi tre giorni il clima della casa che abbiamo messo a tema di questo convegno”, ha detto don Michele Gianola, sottosegretario della Cei e direttore Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni, precisando che “le case in cui viviamo non sono solo strutture; sono soprattutto le relazioni che viviamo, all’interno delle quali si incarna e scorre la vita dello spirito”.
Intervenuto anche Ernesto Diaco, direttore dell’Ufficio nazionale Cei per l’educazione, la scuola e l’università che insieme all’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni promuove il convegno. “Ho accettato subito la proposta di don Michele di coinvolgere anche il mondo della pastorale universitaria nel convegno di quest’anno – spiega Diaco -. Mai fare da soli quello che si può fare insieme. La pastorale universitaria e la pastorale vocazionale sono strettamente collegate, anche perché si muovono entrambe nell’alveo della pastorale giovanile. Il germe vocazionale affonda nei primi anni di vita, ma gli anni universitari sono una stagione decisiva anche in ambito vocazionale, una stagione di scelte, assunzione di responsabilità e apertura di spazi di libertà; per molti giovani sono il luogo del discernimento”.
Fonte: Sir