Alessandro Vitali, dirigente comunale de Il Popolo della Famiglia a Faenza, segnala una problematica relativa al servizio bici offerto dal comune manfredo.
“Abbiamo notato che alcune delle biciclette messe a disposizione dal comune di Faenza all’interno del progetto “C’entro in bici” sono divenute un blocco di ruggine. Queste bici, parcheggiate in rastrelliere non coperte, sono in balia delle condizioni metereologiche, con evidenti problematiche che si ripercuotono sullo stato del mezzo. Alcune bici sono davvero difficili da poter essere utilizzate.
Riteniamo come Popolo della Famiglia che questo sia un servizio utile per la città; pensando agli studenti o a chi si trova in città è pur sempre utile poter accedere alle bici. È però tuttavia da migliorare e bisogna decidere se proseguire, visto la condizione attuale molto critica, in questo investimento.
La targa che appare in queste rastrelliere menziona un servizio di biciclette pubbliche ad uso gratuito; informazione non corretta dato che per poterne fruire occorre recarsi presso gli uffici Movs e pagare al costo di 8 euro la chiavetta che serve per sbloccare il mezzo.
Quello che ci chiediamo è quanto tale servizio sia stato utilizzato effettivamente in questi anni.
Concludendo, ci auguriamo una maggiore attenzione dell’amministrazione nella gestione del patrimonio pubblico.”