Il nuovo anno del Teatro dei Sozofili di Modigliana comincia sabato 20 gennaio, alle ore 21, sulle note de I Violini di Santa Vittoria in Caffè Kakania. Sentieri musicali dal Po al Danubio.   

La Kakania è il vecchio impero austro-ungarico, abitato da genti diverse in uno spazio relativamente piccolo. Anche la bassa è un luogo “kakano”, una terra di transito dove molti popoli hanno lasciato le loro tracce.

Con Caffè Kakania I Violini sono andati alla scoperta delle radici mitteleuropee della musica popolare reggiana. Tra anse danubiane e città ricche di fascino, il gruppo propone repertori artistici che sono l’occasione per scoprire la varietà e la ricchezza di un mondo ideale.  

Perché Santa Vittoria? Nei primi decenni dell’Ottocento si diffondono nelle campagne emiliane nuovi balli di origine popolare. Sono il valzer, la mazurca, la polca. Musiche che arrivano da lontano e che subito innestano le loro melodie, i ritmi, e soprattutto un nuovo modo di fare musica, sul tronco di una cultura arcaica e contadina.

Nasce il liscio e a Santa Vittoria questa nuova tradizione musicale prende la forma di un fenomeno unico nel suo genere. Si suona con gli strumenti ad arco, in piccoli gruppi orchestrali di cinque elementi, simili ai taraf zingari, che prendono vita quasi in ogni famiglia. Sul finire del secolo, questo piccolo borgo avrà già assunto i contorni della leggenda, diventando per gli uomini della bassa il Paese dei cento violini. 

Lo spettacolo, che si compone di brani originali vittoriesi e pietre miliari del caffè concerto, si arricchisce di un tessuto narrativo che introduce e accompagna passo passo lo spettatore all’interno della vicenda che lega la musica popolare reggiana al mondo mitteleuropeo e gitano.

In una sorta di omaggio ai filò di stalla viene snodata la memoria di una terra che non è soltanto uno spazio geografico ma anche e soprattutto un pezzo di cultura del nostro Paese. 

I Violini di Santa Vittoria sono gli unici rappresentanti di questa memoria musicale. Nascono nel 2001, come parte musicale di un più ampio progetto di recupero storico del ballo liscio reggiano.

Tra le loro più importanti partecipazioni a festival e stagioni teatrali sono da segnalare, tra le altre, I Suoni delle Dolomiti, Anteprima MiTo, Festival EstEuropaOvest, Ravenna Festival, Itinerari Folk Festival, Insolito Festival, Festival della Lentezza. 

Il concerto è una tappa della rassegna Vai Liscio promossa dalla Regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Rekeep, e coordinato da ATER Fondazione, in collaborazione con la Fondazione Entroterre, Egea, Cronopios, Mei e con il patrocinio di SIAE e Nuovo IMAIE, volta alla valorizzazione della tradizione popolare del ballo liscio.  

Il prossimo appuntamento a teatro è in programma sabato 24 febbraio. In scena Luigi D’Elia in  

Caravaggio. Di chiaro e di oscuro