Il 30 dicembre è stata festa per lo sport Marradese, infatti è stato riaperto il Palazzetto dello Sport. Negli ultimi quattro anni era stato oggetto di due importanti interventi di riqualificazione che hanno previsto: l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rifacimento dell’impianto di riscaldamento e dell’impianto elettrico, rispondenti alle nuove norme sull’efficientamento energetico, una nuova barriera tra campo e tribuna, l’istallazione di un nuovo tabellone luminoso, la sostituzione del pavimento del campo da gioco: il tutto con un investimento complessivo di oltre 500mila euro.

La costruzione del Palazzetto risale ai primi anni ’90 durante l’amministrazione presieduta da Rodolfo Ridolfi; in un primo momento non fu accolto benissimo, anche perché andava a impattare con la bellezza paesaggistica in cui era inserito lo Stadio Comunale, ma grazie anche alla lungimiranza di quegli amministratori, ora Marradi può fregiarsi di uno dei palazzetti più qualificati della zona. E così, splendente e rinnovato ha riaperto le porte davanti a tante persone e con un significativo gruppo di bambini e ragazzi che da subito hanno preso possesso della parte centrale dedicata al gioco. Il sindaco Tommaso Triberti nell’esprimere la sua soddisfazione ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di questo importante traguardo: sono seguiti gli interventi del presidente del Club Sportivo Culturale, Andrea Pieri, del delegato allo sport per il Comune Iacopo Visani e Donato, figlio di Francesco Cappelli a cui è stato intestato il Palazzetto.

Una vita dedicata allo sport

Il Palazzetto è stato intestato a Francesco Cappelli, che ci ha lasciato qualche anno fa; era chiamato amichevolmente Cecco e aveva anche un simpatico soprannome, “Bistecca”, che veniva usato con grande affetto, grazie anche al suo carattere allegro e vivace, sempre pronto una risata e una battuta. Era veramente un marradese “doc”, nato nel 1931,spesso raccontava la durezza vissuta dai marradesi durante gli anni della guerra e con grande commozione ricordava il bombardamento che Marradi subì nel 1944. Fin da giovanissimo aveva iniziato a lavorare negli uffici comunali e c’era rimasto fino agli anni della pensione. Da sempre amava lo sport, soprattutto il calcio, era un grande tifoso fedelissimo al Torino. Cecco si è sempre impegnato nell’associazionismo locale, in particolare nel Club Sportivo, dove è stato presidente dal 1962 al 1971, poi negli anni 1975-77. Particolarmente significativo nel 1970, insieme a Pierluigi Nieddu, Sergio Triberti e Bruno Rossi fu la progettazione e organizzazione della “Graticola d’Oro”, la sfida fra rioni che per molti anni ha allietato le estati Marradesi e che ancora oggi è rimpianta da molti.

Questo era Francesco, generoso e altruista e così ce lo ricorderemo: sempre pieno di entusiasmo. Quell’entusiasmo che auguriamo a tutti i bambini e i ragazzi che potranno allenarsi e giocare nel palazzetto rinnovato e a lui dedicato.

Fedora Anforti