Due esplosioni nel giro di una manciata di minuti, in Iran, provocano oltre cento vittime e più di 140 feriti.

Nel quarto anniversario dell’uccisione, in un raid americano in Iraq, di Qassem Soleimani, il generale a capo della Forza Quds dei Guardiani della Rivoluzione due deflagrazioni sono avvenute nei pressi del cimitero di Kernam, nell’Iran centrale, dove è sepolto il generale, mentre era in corso una commemorazione pubblica.

A causarle, pare dai primi riscontri, sarebbero state due bombe, nascoste in borse e attivate da remoto.

Secondo l’agenzia Tasnim, vicina alle Guardie della Rivoluzione, si è trattato di un attentato terroristico, come si evince dalle parole il capo della magistratura iraniana, Gholamhossein Ejei, che ha dichiarato: “i terroristi dietro l’esplosione nel cimitero di Kerman sono mercenari di potenze arroganti e saranno certamente puniti”.

Al momento nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità della doppia esplosione. In Iran dichiarato per domani, 4 gennaio, il lutto nazionale.