Siamo a Natale e la rivista 2001 Romagna è in edicola. Questo è il numero 161. Il primo uscì nel 1979 grazie all’intelligente intuizione di Giuliano Bettoli e di don Remo Babini, allora impegnati nella gestione di Radio 2001 Romagna.
Una lunga storia
Nei loro progetti radio e rivista, proiettate al superamento del secondo millennio, si sarebbero dovute fermare al 2001, ma… la prima, per una serie di tribolate vicissitudini smise di trasmettere nel 1992, mentre la Rivista, rimasta orfana di mamma radio, diventata però negli anni parte importante di una quanto mai variegata storiografia locale, è entrata a passo deciso nel terzo millennio continuando la sua corsa in questo primo quarto del ventunesimo secolo. La longevità di 2001 Romagna la si deve sia alla Tipografia Faentina che si è assunta l’onere di portarla avanti, sia al continuo impegno di Giuliano che dopo averla ideata, si è speso a diffonderla e a sostenerla, aiutato negli anni da una lunga serie di collaboratori che ne hanno poi raccolto l’eredità. Il loro impegno lo si ritrova anche nel panorama estremamente vario che ci offrono le 176 pagine di questo numero 161.

Cosa si trova nel numero 161
Si inizia con una poesia di Natale, gli immancabili auguri e poi, come al solito si parte con uno scritto dove si ritrova l’esilarante verve del nostro Giuliano. Si prosegue con la storia, così come lui l’ha raccontata al sottoscritto, dei 100 anni di Gianèto ‘d Zamarèja, una vita lunga e vissuta molto intensamente. Anche Angelo Emiliani nel suo articolo ci offre una storia, cvèla dla zucarira ‘dGarnaröl che per circa quarant’anni (1924-1966) ha portato lavoro e benessere nel nostro territorio. È Chiara Magnani, invece, a illustrarci la bellezza dei bassorilievi di Palazzo Milzetti, quell’autentico gioiello artistico, ancora poco noto alla maggioranza dei faentini. E proprio di alcuni faentini (Bagarèta, Lazzaro del bar Pesa, ecc…) ci parla Floriano Cerini, mentre Enzo Casadio dedica alcune pagine alla visita di Vittorio Emanuele III all’Arena Borghesi nel 1918. Di un antico mosaico, trovato nel 1971 in via Dogana (se lo son portato a casa i ravennati e, salvo miracoli, non tornerà più a Faenza), c’è quanto ha scritto Sandro Bassi. Fra le tante fotografie presenti in questo numero ce n’è una, scattata nel luglio del 1884, in cui si vede la piazza di Faenza con tanta gente riunita davanti alla loggia del Comune; la trovate nell’articolo in cui Claudio Casadio ricorda l’inaugurazione della lapide dedicata a Giuseppe Garibaldi a due anni dalla morte. A proposito di foto poi non poteva mancare quella del 13 ottobre scorso in cui si vede la signora Claudia Baccarini Baldi che sta festeggiando insieme ai suoi il 113° compleanno. Per ricordare un altro anniversario c’è l’articolo dedicato ad Agostino Bassi, uno che si è dato da fare per migliorare la situazione socioeconomica del nostro territorio. Dopo un paio di pagine in cui Ruggero Benericetti ci offre interessanti notizie su due quadri della chiesa di Rivalta, trovate l’inserto a colori dedicato ai 140 anni della Bertòn: un breve accenno alla storia già pubblicata in altre occasioni e ben 59 immagini di spettacoli messi in scena dai tanti attori saliti sul palco negli ultimi 15 anni. Nella rivista l’inserto è uno spartiacque fra la prima e la seconda parte che inizia con un articolo in cui Clementina Missiroli fa la storia dei rintocchi della campana di Astorgio, una voce amica per tanti brisighellesi. Valentina e Rosanna Donati proseguono nell’illustrazione dell’attività artistica di Angelo Biancini, mentre Enza Casadio scrive di persone le cui radici affondano in quel di Granarolo. Dopo alcune pagine che Ruggero Benericetti dedica alla scomparsa chiesa di S. Giovanni Battista dei Camaldolesi, troviamo quelle in cui Pier Giacomo Tambini mette in risalto l’amicizia che lo lega da sempre a Francesco Tondini. C’è poi spazio per i ricordi di Rosalba Rafuzzi che racconta di un viaggio a Roma e per varie interessanti foto inedite fornite gentilmente dalla Fototeca Manfrediana. A chiudere ci sono l’articolo di Miro Gamberini su papa Clemente VIII e la Convenzione di Faenza, la tradizionale ricetta della Cencia e la sorpresa di una pagina di Stiv. La rivista la potete trovare nelle edicole e presso la Tipografia Faentina in via Castellani. Buona lettura!
Presepi
In occasione delle prossime festività auguro a tutti voi un’infinità di bene e concludo con la poesia di Marino Monti presente nella Rivista.
Un zil ad stël int e’ cantôn
dla câmbra
un mond luntân,
un sogn int j óc
di bastêrd,
chêld coma la fiâma ‘d Nadël
E’ camena, e’ camena un piligren
a la luz ‘d una stëla
tra e’ mós-c
e la vôs ‘d una font.
E’ son dal campân e’ pôrta
in che presepi
un’uraziôn.
L’ânma l’êlza la vela
alzira di ricurd.
L’inveran e’ dorma
sora i cop.
P.S. Vi ricordo cheil 31 dicembre 2023, come da tradizione, alle ore 21 al Teatro comunale Masini la Filodrammatica A.P. Bertòn presenterà Galena vëcia . I posti rimasti si possono ancora prenotare telefonando al 377 3626110, su Whatsapp attivo tutti i giorni, oppure acquistare direttamente sia ai Filodrammatici in viale Stradone giovedì 21 dicembre dalle ore 18 alle ore 19, sia al botteghino del Masini la sera del 31 dicembre a partire dalle ore 19.45. A conclusione dello spettacolo ci saranno gli auguri della Bertòn, una fetta di panettone e un bicchiere di spumante.
Mario Gurioli