Alessandro Vitali, dirigente de Il Popolo della Famiglia a Faenza, interviene a seguito dell’allarme lanciato dal Tavolo provinciale delle politiche abitative.
“Apprendiamo con estrema preoccupazione i dati sull’emergenza abitativa riguardanti la provincia di Ravenna. Dal Tavolo di lavoro costituito dai 18 Sindaci del Ravennate, da Acer e dai rappresentanti sindacali – afferma Vitali – è emerso un quadro di malessere relativo alle soluzioni abitative pubbliche e private.
I danni provocati dagli eventi climatici, quali alluvioni e trombe d’aria, hanno impattato per un valore stimato di 9 milioni sugli alloggi di edilizia pubblica. Questo si va a sommare alle difficoltà, sempre più importanti, legate alla perdita di potere economico delle famiglie, alla prese con stipendi che non crescono e caro vita dopato dall’inflazione.
Dal punto di vista abitativo – prosegue Vitali – ne deriva un mercato affitti crollato, sfratti all’ordine del giorno: il 25% degli alloggi esistenti risulterebbe non utilizzato.
Come Popolo della Famiglia siamo già intervenuti nei mesi scorsi, a seguito dell’alluvione, parlando già prima di questo rapporto, di emergenza abitativa.
Difficoltà che potrebbe essere arginata adottando e mettendo in pratica la strategia del Mutuo sociale.
Il Comune potrà così gestire gli immobili di sua proprietà, vedi le case popolari, senza passare dalle banche, stipulando con l’acquirente, ovvero il cittadino, una rata a quota fissa e stabile, come se fosse un affitto, basata sul reddito della famiglia a cui è applicato, senza la maturazione di alcun interesse. Le famiglie potrebbero quindi arrivare a comprare completamente casa senza versare alcun interesse maturato, mettendo fine alle varie speculazioni esistenti nel settore immobiliare e nel settore bancario.
Il tema della casa ha una valenza fondamentale per il nostro movimento, che la vede al centro della propria azione. È interesse di tutti, amministrazioni in primis, consentire il diritto alla casa alle tante famiglie che hanno necessità.
Sensibilizzeremo nuovamente la giunta – afferma Vitali – in modo da consentirne l’applicazione sul territorio faentino, estendendo la considerazione anche a livello di Unione della Romagna Faentina e a livello regionale”