Portare a Faenza un progetto di innovazione tecnologica e culturale. Questo l’obiettivo del progetto che vede la realizzazione in città di un Energy Park. L’innovazione, prima in Europa, è stata proposta dalla Fondazione Banca del Monte, Hera, Credit Agricole, i progettisti dello Studio Lbla con il patrocinio del Comune di Faenza e dell’Unione della Romagna Faentina.

Il progetto nel dettaglio: Urban Forest, agricoltura tradizionale e solare

“Viviamo in un tempo storico che è quello dell’antropocene: occorre fronteggiare seriamente i problemi ambientali che abbiamo davanti- dice per il Gruppo Hera Enrico Piraccini – Dunque gli obiettivi sono quelli del Cop.21 noto come Accordo di Parigi, che prevede di non innalzare di oltre 1,5°C la temperatura entro il 2030, e quello del Cop.15 che vuole che il 30% delle aree siano protette per la tutela della biodiversità. Per raggiungerli è stata concepita l’idea di un Energy Park, con l’auspicio che possa essere replicato in ogni città”. Si tratta della realizzazione di un’area verde in cui sostenibilità e green siano coniugate tra loro per raddioppare le aree di biodiversità. Si mira quindi alla costruzione di un bosco naturale, Urban Forest, che possa essere anche un luogo in cui raccogliere – in previsione dell’aumento della siccità- l’acqua piovana e, dopo trattamento, conservarla nelle falde perchè non evapori, ma anche un giardino cittadino che sia portatore di benessere. Si vuole poi investire nel settore agricolo sostenendo l’agricoltura tradizionale e solare. Tutto questo si declina nel territorio faentino con l’individuazione di un’area verde che potenzi e valorizzi le aree verdi già presenti, ovvero quella della zona Graziola, e la creazione di una “cintura verde” che giri attorno alla città. “Non un bosco verticale – che come si è visto non è sostenibile – ma un progetto che tenga conto anche di fondamenti scientifici di ricerca”, dice Gabriele Lelli, architetto dello Studio Lbla insieme ad Andrea Luccaroni e Roberta Bandini.

69 ettari di terreno, 20 milioni di euro per realizzare il progetto

Saranno interessati da questo intervento, che secondo le stime iniziali dovrebbe realizzarsi in due anni, circa 69 ettari di terreno. L’obiettivo è rendere un terzo di quest’area predisposta all’agricoltura tradizionale, un terzo destinato all’agricoltura solare e un terzo all’Urban Forest con l’obiettivo di produrre 14 megabyte di energia, ovvero un terzo dell’energia che usano gli abitanti di Faenza. Il costo di questo progetto, ancora in divenire, ha una stima di circa 20 milioni di euro.

Nei prossimi due anni un aumento importante di energia elettrica da fonti rinnovabili

Un importante investimento nel settore agricolo che porti ad un aumento significativo della quantità di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili nei prossimi due anni è il primo punto del progetto. Progetto che consiste nella realizzazione di un’area verde così suddivisa: una zona destinata all’agricoltura tradizionale, una per l’agricoltura solare (che sfrutta pannelli fotovoltaici rialzati), un bosco naturale, urban forest. “La sfida è importante e si gioca proprio sulla creazione di una Green Community che proietti Faenza in una dimensione nuova – dice il vicesindaco Andrea Fabbri – Si pone in linea con quanto realizzato già a Faenza con gli Energy Days nel segno di un’economia circolare e sostenibile. Siano quindi queste le basi di partenza per l’innovazione e l’incentivo ai comportamenti sostenibili. Puntare sull’energia rinnovabile è importantissimo anche in ottica di una ripartenza dopo l’alluvione”. L’iniziativa è privata ma appoggiata fortemente dal Comune. Lo sottolinea anche l’assessore all’Ambiente Luca Ortolani: “importantissima la sinergia tra produzione agricola e sostenibilità ambientale per il futuro della città contribuendo alla transizione”.

Letizia Di Deco