Un gustoso assaggio dei mille anni di storia custoditi dal Palazzo vescovile di Faenza. L’Adorazione dei Magi del Palmezzano, l’effige lignea del Bambin Gesù che cullava la stessa santa Umiltà, il gruppo scultoreo Il viaggio di Ulisse di Antonio Violetta: sono questi solo alcuni dei tesori che dal 10 novembre possono tornare a essere ammirati dal pubblico nel nuovo allestimento della Sala del Trono del Palazzo vescovile a cura del Museo Diocesano di Faenza (piazza XI Febbraio, 10).
Uno spazio nel quale potranno dialogare insieme opere antiche e altre contemporanee, in un intreccio di arte e storia capace di suscitare nuove suggestioni tra passato, presente e futuro. “I musei non sono qualcosa di statico, ma rappresentano dei veri e propri organismi viventi. Essi sono in relazione, oltre che con il passato, con l’uomo contemporaneo, con la vita pastorale della Chiesa. Il loro apporto artistico e, prima ancora di fede, è fondamentale e deve essere accolto come stimolo e fonte di crescita nell’opera della evangelizzazione e della catechesi odierne». Con queste parole il vescovo della Diocesi di Faenza-Modigliana, monsignor Mario Toso, ha inaugurato il nuovo allestimento.

In oltre 150 hanno partecipato all’evento di inaugurazione che ha permesso di esporre opere di grande pregio come la pala dell’Adorazione dei magi di Marco Palmezzano. All’inaugurazione, oltre al direttore e vice direttore del Museo, mons. Mariano Faccani e Giovanni Gardini, presenti anche il sindaco di Faenza Massimo Isola e l’assessore di Brisighella Dario Laghi.
Orario delle visite
Venerdì 16-18.30; sabato e domenica 10-12.30 e 16-18.30. Per informazioni: museodiocesanofaenza.it; 333 7834993.