L’amore vero non umilia, non delude, non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non picchia, non urla, non uccide” queste le parole del padre di Giulia Cecchettin.

Secondo i dati del Viminale aggiornati al 12 novembre scorso, in Italia si sono verificati 285 omicidi quest’anno, con 103 vittime donne, se contiamo anche Giulia Cecchettin.

Di queste, 82 sono state uccise in ambito familiare o affettivo, 53 per mano del partner o ex partner. Dai dati dell’Osservatorio statistico per la parità di genere della provincia di Ravenna emerge che la quota di vittime che denunciano continua a rimanere molto bassa, seppure siano in aumento il numero di violenze sessuali denunciate alle forze dell’ordine ogni 100.000 abitanti.

Tra gli scopi dell’Osservatorio statistico per la parità di genere, a cui hanno aderito 28 enti, con ente capofila la Provincia di Ravenna, proprio quello di promuovere la cultura della parità di genere tra donne e uomini e della non discriminazione e una maggiore consapevolezza sulle violazioni dei diritti fondamentali delle donne (anche attraverso l’organizzazione di eventi e campagne educazionali). L’informazione e la sensibilizzazione della collettività contribuiranno a prevenire la violenza di genere, nonché favorire una cultura del rispetto tra uomo e donna.

Per questa finalità l’Osservatorio ha deciso di sostenere come attività anno 2023, il progetto A…LLORO – E SIAMO ANCORA QUA, mostra di manifesti grafici, promosso dall’Istituto Persolino Strocchi di Faenza in tema di violenza sulle donne.

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La mostra sarà inaugurata in data 25 novembre 2023 ore 10:30 presso Faventia Sales, Via San Giovanni Bosco n. 1 Faenza e qui resterà aperta al pubblico fino al 01.12.23.

In seguito si sposterà, dal 12.12.23 al 22.01.24, presso la Biblioteca Manfrediana (via Manfredi 14 Faenza). L’ingresso è gratuito.

I manifesti sono progettati dalle classi. 4° D, 5° A e 5° C dell’Istituto Persolino-Strocchi di Faenza.

Esprime soddisfazione per la realizzazione del progetto “A…LLORO – E SIAMO ANCORA QUA” il dirigente scolastico dell’Istituto Persolino-Strocchi di Faenza, Gringeri Daniele.

Le immagini diventano il linguaggio con il quale gli studenti contestano e denunciano ogni forma di prevaricazione, soprattutto quella rivolta contro le donne. Partendo dallo studio dei miti classici ed analizzandone alcune figure hanno raccontato le vittime di oggi attraverso gli atti violenti dei miti.

Il lavoro è un esempio concreto di come la scuola possa sensibilizzare i giovani sul delicato problema della violenza di genere, insegnare il rispetto dell’altro condannando e censurando qualunque atteggiamento dispotico, persecutorio ed intimidatorio.”

“La parità di genere è un tema che deve essere trattato nelle scuole, e al tempo stesso ognuno di noi se ne deve fare portavoce. Dal momento che l’indifferenza spesso causa una sottovalutazione di questa importante tematica, gli eventi dedicati al 25 novembre sono fondamentali per tenere alta l’attenzione su di essa.

Ed è proprio grazie a progetti come “A…LLORO – E SIAMO ANCORA QUA” che si offre l’occasione di soffermarsi e riflettere sulla parità di genere e sulla lotta contro la violenza sulle donne, per comprendere che troppe volte è causata dalla mancanza di una giusta educazione ai sentimenti.” riporta Malavolti Federica, assessora alle Politiche di genere dell’Unione della Romagna Faentina e Sindaca di Riolo Terme. L’Unione della Romagna Faentina è membro firmatario dell’Osservatorio statistico per la parità di genere della provincia di Ravenna.

“E’ fondamentale mettere a sistema un’azione di approfondimento e sensibilizzazione sul contrasto alla violenza di genere, sotto il profilo educativo, che coinvolge famiglie, scuole, istituzioni, agenzie educative, ognuno chiamato a mettere in campo interventi per prevenire ogni tipo di violenza, con tutte le forme comunicative possibili.

Ringraziamo di cuore quindi i ragazzi e le ragazze del Persolino Strocchi che hanno dimostrato di essere cittadini attivi che educano e stimolano tutta la comunità locale a interrogarsi su questo tema, utilizzando gli strumenti e le competenze che acquisiscono a scuola” riconosce Martina Laghi, assessora alla Scuola, Formazione e Sport del Comune di Faenza.

Prende parte all’iniziativa l’Associazione SOS Donna ODV (membro firmatario dell’Osservatorio statistico per la parità di genere della provincia di Ravenna), che da 30 anni si occupa sul territorio dell’Unione della Romagna Faentina di fornire un servizio di prima accoglienza a donne che hanno subito o subiscono violenza, gestendo dal 2000 anche il servizio comunale Fe.n.ice, centro di ascolto e prima accoglienza per le donne in stato di disagio e maltrattate.

“L’attività di supporto e ascolto si coniuga a quella di sensibilizzazione e prevenzione tramite l’organizzazione di eventi, pubblicazioni e corsi di formazione. Da gennaio 2023 ad oggi sono 125 le donne che le operatrici e volontarie del Centro accompagnano nel loro percorso di uscita dalla violenza; nell’anno scolastico 2022/2023 più di 1300 studenti e studentesse dalla Scuola dell’Infanzia alle Secondarie di Secondo Grado del nostro territorio sono stati coinvolti/e insieme ai/alle loro docenti in laboratori di sensibilizzazione per prevenire l’insorgere di nuove forme di violenza.

“Durante l’anno scolastico appena iniziato già 450 bambini/e e ragazzi/e delle nostre scuole hanno partecipato ai nostri interventi psicoeducativi.” dichiara, a testimonianza di questa azione integrata Antonella Oriani – presidente dell’Associazione SOS Donna di Faenza.

Sarà presente all’evento, anche il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna, membro firmatario dell’Osservatorio statistico per la parità di genere della provincia di Ravenna.

“Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Ravenna, anche a seguito degli ultimi fatti di cronaca, ha deliberato all’unanimità nella seduta del 21 novembre u.s. di dare un segno tangibile e concreto del ruolo svolto dall’avvocatura all’interno della società, proponendo di attivarsi concretamente al fine di diffondere la cultura del rispetto e del dialogo.

Il COA si propone pertanto, nel solco da tempo tracciato dal Consiglio Nazionale Forense, di intervenire con un impegno maggiore sul fronte dell’educazione trasmettendo i valori ed i principi fondamentali della nostra Costituzione, rivolgendosi in particolare alle nuove generazioni, con l’intento di diffondere messaggi ispirati ai valori fondamentali della convivenza e del rispetto delle regole.” riporta l’ avv. Chiara Baraccani.

Tra i relatori anche l’Agenzia Regionale per il lavoro della Regione Emilia-Romagna, membro firmatario dell’Osservatorio statistico per la parità di genere della provincia di Ravenna, per cui il Dirigente degli ambiti territoriali di Ferrara e Ravenna, Andrea Panzavolta aggiunge che è necessario “sollecitare una diversa e paritaria partecipazione delle donne al mondo del lavoro e creare le condizioni per la conquista di una diversa dignità e per una più estesa autonomia.

Le discriminazioni salariali e la segregazione professionale sono espressione ed effetto di una insopportabile cultura patriarcale e contrastarle con ogni mezzo a disposizione significa combattere la mentalità nella quale si radica anche la violenza di genere che occorre estirpare in ogni sua espressione.

Il lavoro delle ragazze e dei ragazzi che viene presentato è un altro bello e utile passo su questa difficile strada che insieme stiamo percorrendo.”

“La violenza di genere è un fenomeno strutturato, difficile da sradicare se non attraverso la perseveranza e il contributo di tutti gli attori coinvolti nella vita di una comunità: dalla politica, alle agenzie educative fino il gruppo dei pari.

Siamo contente di poter supportare e affiancare questi ragazzi e ragazze in questo progetto perché è attraverso la realizzazione di questi eventi che si può riflettere su un tema così delicato e si può aumentare la consapevolezza e la necessità di un ribaltamento completo della prospettiva in riferimento al ruolo della donna e all’essere donna nella società contemporanea” aggiunge la consigliera con deleghe alle Pari opportunità ed al controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale della Provincia di Ravenna, d.ssa Francesca Impellizzeri.

Conclude la consigliera di Parità della Provincia di Ravenna, Carmelina Fierro.

Questa mostra è il risultato di un lavoro che coinvolge istituzioni, operatori e giovani che con le loro proposte invitano a vedere ciò che stereotipi e pregiudizi nascondono, giustificano, permettono. Lasciamoci sollecitare dall’arte che con la sua immediatezza invece ci fa sentire, riflettere e vedere quanto il cambiamento del nostro pensare e agire sia non solo possibile ma, soprattutto, urgente e necessario.”