La Biblioteca “L.R. Garotti” ha perso oltre l’80% del proprio patrimonio librario e fotografico durante l’alluvione del 17 maggio, oltre ad aver subìto ingenti danni alle strutture. Oggi però, a circa quattro mesi da quel tragico evento che ha devastato il paese, il servizio di Biblioteca riparte col bibliobus, messo a disposizione dei cittadini santagatesi grazie al Comune di Ravenna, alla Biblioteca Classense, alla Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino, all’Unione della Bassa Romagna ed al Rotary Club di Lugo.

Alla fine di ottobre il Bibliohub

I rappresentanti di questi enti erano tutti presenti lunedì 18 settembre alle ore 15 per il tradizionale taglio del nastro da parte dell’Assessora alla cultura Elisa Sgaravato e della vice sindaca Lilia Borghi, oltre al numeroso pubblico, soprattutto di bambini attratti dalla bella novità. Per ora, gli orari saranno i seguenti: lunedì, martedì, venerdì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30. Il bibliobus, che contiene circa mille volumi disponibili per il prestito, sosterà nei posteggi auto di fronte alla Biblioteca in piazza Ercole Rambelli per le prossime settimane fino alla fine di ottobre, quando sarà sostituito dal “Bibliohub”, unico in Italia, un’altra biblioteca viaggiante molto ben attrezzata che verrà messa a disposizione dall’ AIB (Associazione Italiana Bibliotecari) in piazza Umberto I, fino alla riapertura della Biblioteca comunale. Il servizio di operatore bibliotecario sarà a cura della Cooperativa “Le pagine”, grazie al generoso contributo del Rotary Club di Lugo. Successivamente si aggiungeranno due mattine (martedì e giovedì) a cura di un volontario. «Il Comune – afferma il sindaco Enea Emiliani – è impegnato nel ripristino della struttura, delle attrezzature, ma anche nella ricostruzione del patrimonio librario: abbiamo ricevuto tantissima solidarietà, sia sotto forma di denaro che tramite la donazione di libri da parte di enti, associazioni, case editrici e tanti privati. La collocazione dei nuovi testi, però, sarà possibile, soltanto dopo la ristrutturazione del locale».

Armanda Capucci