Dietro una tematica complessa c’è sempre una struttura complessa in cui gli enti e i compiti sono tanti. Come funzioni l’assegnazione e la gestione degli alloggi popolari è infatti qualcosa che implica l’impegno e l’intervento di tanti attori e fattori. Gli eventi alluvionali di maggio hanno colpito duramente intere zone di Faenza senza risparmiare abitazioni di proprietà del comune e gestite da Acer. In particolare in via Cimatti e via Ponte Romano, dove si trova una palazzina di proprietà del Comune ora da demolire e ricostruire.

Centrali le risorse economiche e i tempi dei lavori

«Finora tutti gli interventi che sono stati fatti, immediati e di messa in sicurezza, necessari anche per l’incolumità pubblica, sono stati fatti con le risorse di Acer e del Comune», ci dice la presidente Lina Taddei. Su 900 alloggi popolari infatti ben 280 sono stati danneggiati dall’alluvione. «Ci sono ingenti danni anche agli impianti, alle centrali elettriche. Gli edifici necessitano di interventi importanti e non abbiamo ricevuto ancora fondi dal Governo. L’estate è ormai finita e le tempistiche sono importanti – continua Taddei – Anche perché sappiamo che anche i lavori necessari al ripristino e alla ricostruzione hanno tempi lunghi». Come un’eco il problema principale è di nuovo di natura economica: mancano le risorse. «Al momento non abbiamo ancora ricevuto fondi. Ci sono stati incontri con la struttura commissariale e il generale Figliuolo ha previsto risorse anche per l’Erp (Edilizia residenziale pubblica, n.d.r.), ma al momento non abbiamo ancora ricevuto nulla». L’unico finanziamento percepito resta per ora quello della Regione per il ripristino però degli alloggi vuoti, non alluvionati, destinati ad alcune categorie di persone: cittadini alluvionati già residenti in alloggi Acer, cittadini in graduatoria per l’Erp, con i requisiti per entrare in tale graduatoria o direttamente segnalati dai Servizi Sociali. Tutti coloro che quindi risiedevano nelle abitazioni di proprietà del Comune sono stati ospitati in fase emergenziale presso gli alberghi o in altri alloggi. Oltre al problema economico però c’è anche da prendere in considerazione la gestione delle risorse: «Bisogna considerare anche i tempi e tutta la struttura che dovrà essere messa in piedi per la realizzazione dei lavori – conclude Taddei -. Poichè l’inverno si avvicina».

Letizia Di Deco