A Solarolo la piscina non c’è; c’era nell’estate del 2022, ma quest’anno i cancelli restano chiusi.

Avrebbe dovuto aprire sabato 27 maggio, ma dieci giorni prima è passata inesorabile l’alluvione che ha martoriato gran parte della regione. La vasca da 25 metri, quella per i bambini e la “spiaggiata” non vedranno il settimo anno di attività.

“Non è una nostra scelta quella di privare i solarolesi della piscina – afferma Antonio Marcelli presidente del Centro Sub Nuoto Club 2000 -. La nostra associazione sportiva dilettantistica è da sei anni il gestore dell’impianto sportivo in concessione dal Comune di Solarolo che ne è il proprietario; l’alluvione della metà dello scorso maggio è da considerarsi come un vero e proprio ‘evento di forza maggioreche in ogni caso esclude che possa considerarsi una manutenzione’ a carico del gestore, sia ordinaria che straordinaria”.

Le acque limacciose del torrente Senio hanno ricoperto una vasta zona del territorio comunale e l’area della piscina di Via Kennedy non si è salvata rimanendo sotto per oltre un metro e mezzo.

1 Piscina dallalto
L’area della piscina completamente alluvionata

“Appena possibile ci siamo recati a vedere quanti danni aveva fatto l’alluvione e abbiamo constatato lo sfascio – prosegue Marcelli -. Dopo aver tolto l’acqua, sotto uno strato di una trentina di centimetri di fango abbiamo visto emergere gli arredi distrutti e gli impianti tecnologici fuori uso”.

I danni ammontano a 120mila euro (iva esclusa) per l’impianto sportivo mentre per quanto riguarda il bar-ristorante i danni si attestano a 230mila euro (iva esclusa)

Già all’inizio di giugno il Centro Sub Nuoto aveva quantificato sommariamente l’entità dei danni comunicandolo al Comune: la stima per l’impianto sportivo costituito da tre vasche e da due sale macchine era di circa 120.000 euro più Iva, mentre quella relativa alla parte del bar-ristorante “Cinquepuntozero” si attestava sui 230.000 euro, sempre più Iva.

Nella distruzione sono da includere, per esempio, i teli in PVC di rivestimento delle 3 vasche, le 2 sale macchine (pompe e filtri) con centraline elettriche e quadri elettronici di comando, gli spogliatoi, i pannelli solari per l’acqua calda, tutti gli impianti elettrici e le luci d’emergenza, il ripristino di tutta la rete fognaria; inoltre occorre rimuovere lo strato di fango, ormai essiccato, dai 1.800 metri quadrati del prato che andrebbe liberato al più presto allo scopo di consentirne la semina all’inizio dell’autunno.

3 Sala macchine principale ancora allagata
La sala macchine principale ancora allagata

Antonio Marcelli (pres. Centro Sub Nuoto Club 2000): “Il Centro Sub Nuoto Club 2000 non è in grado di affrontare i costi. Il Comune ci ascolta ma appare chiaro che si trova nella nostra stessa situazione finanziaria”

Solo col prato rigenerato in primavera si può salvare la stagione estiva 2024 – dice il presidente della società sportiva con base a Faenza -. All’inizio di giugno mi sono incontrato assieme a Roberto Carboni (consigliere del Centro Sub Nuoto e allora presidente della Nuova Co.G.I.Sport., società di gestione di diverse piscine della zona che a Solarolo affianca tecnicamente l’associazione sportiva: n.d.r.) con il sindaco di Solarolo Stefano Briccolani e con il vicesindaco e assessore allo sport Nicola Dalmonte per fare il punto della situazione: a loro abbiamo chiarito che il Centro Sub Nuoto Club 2000, quale affittuario, non è in grado di affrontare i costi e nemmeno di anticipare somme di qualsiasi entità per ripristinare l’impianto sportivo.

Siamo stati ascoltati, ma è apparso chiaro che il Comune si trova nella nostra stessa situazione finanziaria, dovendo dirottare le scarse risorse su priorità come asili, scuole e residenze per anziani”.

Da gestore della piscina di Solarolo dal 20 giugno 2017 l’associazione sportiva faentina, dopo avere investito 210.000 euro, ha dovuto fare pesantemente i conti con le chiusure e la conseguente crisi dovuta alla pandemia di Covid-19 e l’impennata dei costi dell’energia.

“L’estate del 2023 avrebbe dovuto essere quella della ripresa – sottolinea Antonio Marcelli -, ma rischia di essere quella del tracollo, se non riusciamo a fare partire in tempo i lavori di ripristino, per i quali occorre denaro; abbiamo bussato a varie porte, compresa ‘Sport e Salute’ la società del C.O.N.I. che si occupa di impianti sportivi e che si è interessata alla nostra situazione.

E’ chiaro, però, che anche l’ente locale, in quanto proprietario, la Regione e lo Stato, ora devono fare la loro parte. Purtroppo ad agosto ormai inoltrato il tempo stringe; sarebbe necessario già ora programmare i lavori e farli partire entro un paio di mesi. Al Centro Sub Nuoto Club 2000 pensiamo che, se da un lato ci piace avviare i giovani a sport sani come gli acquatici, dall’altro i nostri corsi rivolti a persone di ogni età contribuiscono a mantenerle in salute”.


Sarebbe interessante comprendere quale valore ha per l’Ente Locale un impianto (piscina e pizzeria/ristorante) che, particolarmente in estate, rappresenta un importante punto di riferimento per i solarolesi e non solo.


Nell’area di Via Kennedy attualmente è aperto il chiosco grazie al rapido intervento del gestore che ha anticipato alcune somme per il ripristino delle attività in condizioni di dignitosa emergenza ma in sicurezza, mentre in giugno e luglio la società sportiva aveva dirottato nelle piscine di Castel Bolognese e Faenza i corsi di nuoto per i bambini.