Dopo quelle pubblicate il mese scorso sul Piccolo, riportiamo altre tre testimonianze del viaggio missionario adulti promosso dall’Ami (Amici mondo indiviso) a luglio di quest’anno a Mwanza, in Tanzania, dove l’associazione porta avanti diversi progetti: dallo studentato femminile al supporto alla popolazione più debole.

La testimonianza di Patrizia: contrasto tra bellezza e degrado

Eccomi qui a scrivere dell’esperienza appena vissuta in Tanzania che dico subito è stata indimenticabile. Non è semplice sintetizzare tutte le emozioni provate che sono state tante e anche diverse fra loro. Sono stata immensamente affascinata dai luoghi, dal punto di vista paesaggistico, non credo di esagerare, definendo la Tanzania un vero paradiso. Incantata dalla popolazione giovane, dagli occhioni dei bambini, dai loro sorrisi, da tutta questa umanità sempre in cammino sulle strade che si percorrevano, dagli originali mezzi di trasporto, dai colori. Colpita dal contrasto tra la bellezza mozzafiato e a volte il degrado, la povertà. L’aver fatto esperienza e conoscenza delle varie realtà che l’Ami gestisce o comunque segue, mi ha toccato nel profondo. Rimarrà sempre viva in me, l’immagine della bambina albina che piangeva perché non voleva stare nel centro di Mitindo, ma con la sua mamma. Ricordo che mi commuove sempre. Ho trovato molto bella la realtà dello studentato, il lavoro che l’Ami ha fatto e che continua a fare è prezioso ed importantissimo. Aiutare le ragazze nello studio e poi inserirle nei posti dove maggiore è il bisogno lo trovo molto bello e giusto. Come diceva san Daniele Çomboni… aiutare l’Africa con l’Africa. Sheila, Anna e Augusto sono dei testimoni credibili oltre che missionari efficienti. Mi sono trovata bene con gli altri compagni di viaggio, non ho avuto nessuna difficoltà a inserirmi e credo che si sia creato un bel feeling tra noi.

P.S. Lo pensavo prima di partire, ma adesso sono fortemente convinta che il viaggio missionario sia la maniera più giusta per conoscere l’Africa. Potremmo chiamare la nostra esperienza ‘turismo responsabile ‘. Concludo facendo i complimenti a chi ha organizzato.

Patrizia