Per questa intervista ringraziamo l’Appuntato scelto Nicolò Giulio in servizio presso il Comando Compagnia dei Carabinieri di Faenza che ha risposto alle nostre domande sui terribili momenti dell’alluvione che ha colpito la regione Emilia-Romagna, in particolare la nostra città.
Gli studenti dell’istituto Bucci intervistano il Carabiniere Nicolò Giulio
É stato direttamente colpito dall’alluvione?
No, sono stato fortunato, l’acqua si è fermata circa 200mt da casa mia.
Che cosa ha fatto per aiutare il corpo delle forze dell’ordine in cui lavora?
Ho fatto servizio ininterrottamente per le prime 48 ore di alluvione, ho iniziato il servizio il martedì mattina alle ore 8:00 e sono andato a casa a riposare solamente alle 8:00 del giovedì. Ho dato tutte le mie energie per aiutare soccorritori e tutta la gente colpita dall’alluvione. Mi sono trovato in situazioni molto pericolose per portare in salvo diverse persone.
Quanto è stata intensa la notte dell’alluvione?
La notte dell’alluvione è stata la più intensa della mia vita, perché sapevo che dal mio impegno dipendevano le vite di molte persone. Proprio per questo motivo non mi sono fermato per i primi giorni.
É stata più impegnativa la prima notte o i giorni successivi?
Senza ombra di dubbio le prime 24 ore sono state le più impegnative, dopo aver messo in salvo diverse persone, sono rimasto bloccato nella zona del Borgo. Tutte le forze dell’ordine dei vari “Corpi” erano a Faenza, ma il fiume aveva completamente isolato la zona in cui mi trovavo. Ho deciso di chiedere aiuto a un Carabiniere della Stazione di Faenza per poter essere almeno in due. Abbiamo aiutato tutte le squadre dei vigili del fuoco che intervenivano perché solo noi eravamo presenti sul posto. Tutte le persone che venivano recuperate erano affidate a noi dato che avevamo il compito di accompagnarle a casa di parenti o amici oppure in un Hotel presente in Borgo.
Che sensazioni ha provato durante la notte?
La paura è l’unica sensazione che mi ha accompagnato per le prime 24 ore, paura di non farcela ad aiutare tutti. Per tutto il giorno fortunatamente ha prevalso il sollievo perché vedevo la situazione migliorare sempre di più.
Sentiva di avere tante responsabilità?
Vedevo in ogni angolo del Borgo persone che avevano bisogno di aiuto. Si, sentivo le responsabilità delle vite in pericolo e quelle portate in salvo. Durante tutta la notte avremo portato in salvo circa un centinaio di persone.
É cambiato, in qualche modo, il suo lavoro dopo questo evento?
Certamente, non posso negarlo, durante un salvataggio qualcuno ci ha ripreso in un video che poi è diventato virale e da questo filmato tutti i giornali e telegiornali nazionali hanno parlato di noi, venivo ritratto in quelle foto mentre tenevo sulle mie spalle un uomo anziano e camminavo con l’acqua alta fino al collo per provare a portarlo in salvo. Se consideriamo che io sono alto 1.86m questo ci fa capire che il livello dell’acqua era già molto alto. Da quel momento è per quella foto sono stato considerato “l’eroe di Faenza”. Da ogni parte d’Italia mi sono arrivati messaggi di complimenti per quello che avevamo fatto. Riempie il cuore ricevere messaggi di gratitudine da chiunque, perché troppo spesso mettiamo a rischio le nostre vite per aiutare gli altri senza che nessuno ci dica grazie. Questa volta è stato diverso perché tutti hanno visto chi siamo, questi sono i Carabinieri.
A cura di:
Mattia Altobelli, Federico Bandini, Lorenzo Montanari, Dylan Timonicini, Flavio Parrinello
Il progetto dell’Itip Bucci
A seguito del dialogo avuto con l’assessora alla Scuola, Formazione e Sport, Martina Laghi, con gli studenti della Classe 2° DM dell’Itip Bucci di Faenza la classe ha dedicando il suo tempo a un progetto interno, pensato dalla professoressa di lettere, Silvia Bezzi, che ha previsto interviste in merito all’alluvione. Gli studenti hanno intervistato esponenti delle forze dell’ordine, professori e studenti volontari, conoscenti che hanno purtroppo subito l’alluvione. Il prodotto finale ha visto la realizzazione di varie interviste svolte in questi giorni, tra cui questa.