Sono tante le cose che non hanno trovato posto nel maggio faentino di quest’anno. L’alluvione ha cancellato ogni appuntamento, dalla musica allo sport, al Palio. Eppure c’è qualcuno che la 100km del Passatore l’ha corsa lo stesso. Con uno spirito diverso, ferito ma anche benefico. È Riccardo Turchi, il runner di Fanano, un paese dell’Appenino modenese che, dopo aver prestato aiuto con gli Alpini della Protezione civile a Riolo Terme e a Faenza, ha deciso di correre ugualmente la gara che avrebbe dovuto disputare per la prima volta quest’anno per dimostrare che Faenza non si ferma. «La 100km del Passatore è il top per i runner e sarebbe stata la prima volta per me. Mi ero anche già iscritto. Dopo l’alluvione mi è venuta l’idea di correrla in solitaria per rendere un omaggio a queste terre. Io faccio parte della Protezione civile Alpini e sono stato a Faenza e a Riolo a prestare soccorso. Sono riuscito tramite il sito del Passatore a dialogare con l’associazione sportiva di Faenza e ho contattato un ragazzo che mi è venuto incontro a Castel Bolognese, Simone Assirelli». Così alle 16 di venerdì 9 giugno Riccardo parte «un po’ più giù di Fanano, a 100km esatti da Faenza».
“Lo sport ha un potere comunicativo importante”
Una corsa difficile in cui la pioggia ha complicato le cose, eppure alle 8.15 di sabato 10 giugno in piazza del Popolo taglia il traguardo. «In solitaria, senza ristori né compagni, è stata una gara un po’ diversa dal solito» ci dice Riccardo. Una gara nel segno della fatica, che riflette le difficoltà di chi in questi giorni si è ritrovato a far parte di una popolazione alluvionata. È chiaro che non è una corsa a risolvere i problemi che Faenza e il territorio romagnolo stanno vivendo, ma lo sport ha un potere comunicativo importante. «Ogni sport secondo me – dice Riccardo -, dal calcio al ciclismo, alla corsa, è un buon canale di comunicazione perché un evento sportivo crea sempre attenzione. Tanti eventi sono fatti per raccogliere fondi. Io stesso, a settembre, correrò una mezza maratona per raccogliere finanziamenti per la ricerca sull’Alzheimer. Lo sport è un canale abbastanza diretto per sensibilizzare».
In attesa di correre la prossima Cento in una Faenza che sta pian piano riprendendo il suo volto, l’auguro di Riccardo che, insieme al suo gesto di sport e di fratellanza, lascia un messaggio: «Un abbraccio a tutto il popolo romagnolo, di Faenza e Riolo Terme in particolare. Che si rialzi al più presto, anche se so che lo farà perché i romagnoli sono tosti. Speriamo di correre insieme il Passatore il prossimo anno!».
Letizia Di Deco