Nell’ambito della rassegna Musica e Spirito, il Museo Diocesano di Faenza ospita alla chiesa di Santa Maria dell’Angelo sabato 24 giugno alle 21.00 lo spettacolo Anàstasis. Laude in tre quadri di Nevio Spadoni. Il Museo Diocesano desinerà le offerte raccolte all’emergenza alluvione. Lo spettacolo ha le voci narranti di Nevio Spadoni ed Elisabetta Rivalta e si avvale della musica del Coro e Orchestra della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco di Ravenna, diretta dal maestro Giuliano Amadei e dal Coro Jubilate di Faenza diretta dal maestro Martina Drudi. Soprano Annarita Venieri, direttore Giuliano Amadei.

La rassegna Musica e Spirito è promossa dal Museo Diocesano di Faenza in collaborazione con il Comune di Faenza, la Scuola Comunale di Musica Sarti, la Biblioteca diocesana Gaetano Cicognani, la Scuola Arti e Mestieri Angelo Pescarini, la Cappella Musicale della Basilica San Francesco di Ravenna, il coro polifonico Jubilate, Associazione musicale Fattorini, Mosaici Sonori, Centro dantesco O.F.M. Conv. Ravenna.

Per la realizzazione dell’evento si ringraziano La Bcc e Ag. Viaggi Palumbo Faenza.

Anàstasis

Si tratta di una laude in tre quadri: il primo riguarda la Vergine ai piedi della croce che dialoga coi personaggi della vita del Figlio; il secondo, di immediata attualità, è emblematico dell’Africa immersa tra superstizioni e costumi tribali; il terzo, affronta il tema della resurrezione o rinascita, del rialzarsi dell’uomo dalla condizione di oppressione e di schiavitù.

Giorgio Bàrberi Squarotti nella Prefazione ad Anàstasis scrive: “…Nevio Spadoni sperimenta un genere poetico che è, al tempo stesso, antico e nuovo, offrendo una straordinaria alternativa di tecnica poetica e di riscrittura di forme remote. Si tratta di una laude in tre quadri… L’originalità della laude consiste nel metro di cui Spadoni si avvale: il verso brevissimo, per lo più costituito da un unico termine per questo sempre molto rilevato e incisivo, nell’assoluto distacco dalla liricità e dall’esaltazione, dall’enfasi, dal racconto. Ogni parola viene ad avere una pronuncia assoluta, una lezione decisiva, fondamentale…”.

Nevio Spadoni

Nevio Spadoni, nato a San Pietro in Vincoli (Ravenna), vive dal 1984 a Ravenna, dove ha insegnato Filosofia nelle scuole superiori.

Le sue poesie sono comprese in diverse antologie italiane e straniere, e tradotte in più lingue. Nel 2017 ha pubblicato Poesie (1985 – 2017) per la Società Editrice “Il Ponte Vecchio”, e nel 2019, con la stessa Casa Editrice, è uscito il volume “Tutto il Teatro”.

Vincitore di premi di poesia, tra i quali “Il Boncellino”, il ”Lanciano“,”Tratti PoetryPrize”,”Gozzano“, “Salva la tua lingua locale”, Premio internazionale Via Francigena, classificato a “ Poesia onesta”, Premio “Aldo Spallicci”, Premio speciale SIAE, Roma, 2016, Finalista Premio Alda Merini, 2015; Premio speciale della giuria “Salva la tua lingua locale”, Roma, Campidoglio 2018, Premio alla carriera a Guardiagrele 2021; 2° classificato al Premio Ischitella, nel 2021; Premio Adriatico per la poesia, Termoli, 2021. Collabora ad alcune riviste letterarie e a Il Resto del Carlino. Ha partecipato, su invito, a diversi Festival di letteratura: Seneghe, Alessandria, Roma (Tempio Adriano), “Ritratti di Poesia”, 2016, Mantova, Tredozio. È autore inoltre di opere teatrali, andate in scena per Ravenna Teatro e Ravenna Festival,in Italia e all’estero, fra le quali “Luș” e “L’isola di Alcina”, ottenendo  per quest’ultima due nomination al Premio Ubu. Ha pubblicato le antologie

“Le radici e il sogno. Poeti dialettali del secondo ’900” (con Luciano Benini Sforza, Faenza Moby Dick,1996), e, “D’un sangue più vivo. Poeti romagnoli del Novecento” (con Gianfranco Lauretano, Cesena, Il Vicolo, 2013). Con Fabio Pagani ha pubblicato “Vivi nella parola, I sepolcri dei poeti romagnoli”, Forlimpopoli, L’arcolaio, 2021.

La mostra Anàstasis visitabile fino al 2 luglio

Si ricorda che alla chiesa di Santa Maria dell’Angelo è ancora esposta la mostra Anàstasis che sarà visitabile fino al 2 luglio da mercoledì a domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.

Info: www.museodiocesanofaenza.it – 333 783 4993