Il generale dell’esercito Francesco Paolo Figliuolo è stato nominato commissario alla ricostruzione per il post-alluvione in Romagna.
L’intesa è dunque stata raggiunta, dopo aspre polemiche politiche, e il via libera formale si è concretizzato ieri pomeriggio, in occasione del consiglio dei ministri.
Figliuolo, già comandante del Comando operativo di vertice interforze, ha ricoperto il ruolo di commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 da marzo 2021 a marzo 2022.
A completare la struttura commissariale la nomina di Bonaccini, Giani ed Aquaroli, presidenti di Emilia-Romagna, Marche e Toscana a subcommissari. Proprio il presidente dell’Emilia-Romagna ha commentato così la nomina di Figliuolo: “Prendiamo atto che il Governo, dopo due lunghi mesi di gestazione, ha scelto un modello centralistico. Una scelta che reputiamo sbagliata.
Bonaccini però sottolinea anche di essere pronto a lavorare insieme al nuovo commissario ” con cui abbiamo già collaborato bene durante la pandemia”.
Il sollievo di Confindustria Romagna per la nomina del commissario
Confindustria Romagna esprime sollievo per l’attesa nomina del commissario per la ricostruzione nella figura del gen. Figliuolo, già apprezzato nella gestione dell’emergenza covid, e plaude all’indicazione del governatore Bonaccini tra i subcommissari, nella convinzione dell’importanza di riconoscere un ruolo operativo a un rappresentante del territorio, vicino alle comunità colpite dall’alluvione.
A loro sinceri auguri di buon lavoro e un vivo incoraggiamento per la portata dei lavori da realizzare, sia nel ripristino di quanto distrutto sia nella costruzione di nuove opere, indispensabili per la messa in sicurezza del territorio.
L’Associazione rappresenta tutta l’industria romagnola e ha ascoltato in queste settimane ogni singola azienda associata, mappando puntualmente criticità ed esigenze: siamo dunque a completa disposizione per ogni possibile forma di collaborazione che possa favorire la conoscenza della geografia industriale della Romagna e le priorità delle imprese, che valgono un quarto del PIL di tutta la Regione.
L’importante è partire immediatamente senza ulteriori indugi, con risorse adeguate, un presidio costante in loco e un monitoraggio serrato dell’avanzamento dei lavori.
Coldiretti: “Bene la scelta del commissario, ora necessari aiuti rapidi”
La scelta sulla figura del generale Francesco Paolo Figliuolo quale commissario alla ricostruzione post alluvione in Romagna è sicuramente positiva considerata anche l’efficacia organizzativa dimostrata nella campagna vaccinale durante i difficili momenti della guerra al Covid” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “rapidità ed efficienza nella gestione delle risorse e nella distribuzione degli aiuti sono fondamentali per la rinascita delle imprese agricole così duramente colpite dalla furia delle acque con danni sui raccolti, le strutture e i macchinari”.
L’alluvione in Romagna, che ha colpito in maniera particolarmente violenta l’intera provincia di Ravenna, ha devastato un territorio con 21mila aziende agricole e allevamenti in una delle aree più agricole del Paese e si possono stimare per adesso in 1,1 miliardi di euro le perdite per il settore.
Sono andati perduti raccolti di ortaggi, grano orzo, mais, girasole, colza e soia, frutteti e vigneti. Ai danni sulla produzione agricola – evidenzia Coldiretti – si aggiungono quelli alle strutture, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse senza contare la necessità di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali con frane nelle aziende e lungo le strade.
“Occorre tagliare i tempi della burocrazia per fare arrivare il più in fretta possibile gli aiuti alle famiglie e alle imprese colpite dall’alluvione” ha chiesto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
Le importanti misure varate dal Governo e dall’Europa per imprese e lavoratori sono un primo passo ma per affrontare l’emergenza – evidenzia Coldiretti – saranno necessari ulteriori sforzi e risorse, anche con il contributo dell’Unione Europea che in passato ha mobilitato oltre 8,2 miliardi di euro per interventi su calamità in 24 Stati membri negli ultimi venti anni attraverso il Fondo di Solidarietà. Per l’ultima alluvione avvenuta nel 2021 in Germania – conclude Coldiretti – sono stati stanziati complessivamente 613 milioni di euro.