In una domenica normale di maggio, l’eremo di Montepaolo sarebbe stato frequentato da centinaia di pellegrini, fedeli, turisti ed escursionisti a piedi, in bici o addirittura in pullman da tutta la Romagna, in particolare da Forlì e da Faenza. Invece, domenica scorsa da Dovadola sono arrivate le jeep ed i fuoristrada dei volontari della Protezione civile per caricare a malincuore le otto suore Clarisse Urbaniste della comunità monastica, che da alcuni anni si è formata su all’eremo di Montepaolo dall’incontro di religiose arrivate da Santa Chiara di Faenza e dal Corpus Domini di Forlì. Sì, anche le suore hanno dovuto lasciare l’eremo, presso il quale rimase per una quindicina di mesi anche Sant’Antonio da Padova fra il 1221 e il 1222. A causa delle piogge continue dei giorni precedenti, la strada comunale Dovadola-Montepaolo è stata interrotta lungo i 7 km da ben 29 frane, alcune delle quali rischiano di isolare tutta la zona, con la conseguente ordinanza di chiusura del traffico sulla strada.

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Dopo vari sopralluoghi del sindaco di Dovadola Francesco Tassinari, con i tecnici comunali e della Protezione civile regionale, nonché di geologi, sabato scorso 6 maggio, il primo cittadino di Dovadola ha emesso un’ordinanza di evacuazione di tutti gli abitanti che vivono lungo la strada comunale di Montepaolo, almeno quelli che vivono a monte della frana più pericolosa che si trova a 2,5 km dall’inizio della strada. La Protezione civile di Dovadola sabato mattina ha accompagnato 20 ospiti psichici della comunità della Cooperativa sociale Montepaolo che ha trovato accoglienza presso la Residenza I Girasoli di Predappio. Domenica ha fatto la stessa cosa con le suore dell’eremo, accompagnandole fino a Faenza, dove hanno trovato accoglienza in seminario. Prima di lasciare il loro amato eremo le suore hanno chiesto ai loro “angeli custodi” della Protezione civile di unirsi a loro “pregando per tutti gli abitanti della zona che stanno vivendo questo momento difficile”. Le suore sono state accolte in questi giorni al Seminario di Faenza.

Quinto Cappelli

Nella foto di copertina, le suore con il vescovo Mario Toso