Un’anziana signora doveva scendere dal bus, la giovane autista si ferma e l’aiuta a raggiungere una pensilina. Un piccolo gesto che dà speranza, forza e un’immensa gratitudine.
Le buone notizie spesso sono quelle che non fanno rumore ma aiutano a fermarsi e riflettere.
Dalla stazione di Firenze parte un autobus per raggiungere la scuola: a una fermata, dalla porta anteriore, un’anziana signora chiede alla conducente di poter scendere. La giovane autista la ferma ed esclama: “Certo signora, ma aspetti… la aiuto”. Blocca il bus, inserisce il freno, scende e accompagna, con sorridente delicatezza, la signora a sedersi sulla panchina della fermata. All’interno del bus sono tutti con il fiato sospeso e il sorriso sul volto… un coro silenzioso di meraviglia che ringrazia. Alla fermata della scuola un professore si avvicina alla giovane autista e le dice commosso un semplice “grazie”, colmo di meraviglia. Lei alza la mano con un sorriso che raramente vediamo in qualcuno che sta semplicemente facendo il suo lavoro. Una meraviglia, piccola, ma che forse contiene tutto il senso del mondo. Un raccontare che ha fatto bene soprattutto a chi l’ha vissuto e condiviso.
Ma il bene raccontato e la meraviglia condivisa sanno fare il loro mestiere: in poche ore, alla notizia riportata dal professore sui social, più di 20mila persone hanno reagito con like e cuoricini e più di 1.500 hanno commentato e condiviso. Da uno dei commenti nasce ulteriore magia. Consuelo scrive: “Io ci tenevo a ringraziarla personalmente, lei con queste parole non s’immagina minimamente quanto bene mi ha fatto, mi ha dato speranza, forza e un’immensa gratitudine per avermi portata alla luce, questo dimostra che ancora non tutto è perduto, ancora posso credere in qualcosa, in qualcuno. Davvero, grazie, con tutto il cuore”.
Era l’autista dell’autobus!
Le buone notizie hanno una grande potenza generativa e, se sappiamo vederle, sono spesso intorno a noi nelle piccole cose. Se possibile, diamo una mano anche noi a far crescere “buone notizie”!
Tiziano Conti