In tempi in cui il tennis italiano sta facendo cose importanti a livello internazionale con Sinner, Musetti e Berrettini, il Tennis Club Faenza continua a lavorare sul proprio settore giovanile.
L’anno scorso il consiglio direttivo del circolo di via Medaglie d’Oro ha condiviso assieme al direttore sportivo Sportelli Marcello ed ai maestri un piano quadriennale con l’obiettivo di riuscire, nel tempo, ad avere giocatori di livello nazionale con maggiore frequenza.
«Siccome a Faenza c’è una grossa cultura tennistica, vogliamo allargare la nostra base per avere più ragazzi da far crescere nella nostra scuola addestramento tennis, portando poi nella scuola agonistica i più meritevoli e curando nei dettagli ogni aspetto del loro percorso agonistico», spiega Sportelli.
In questo senso, due giovanissimi under 12 del Tennis Club Faenza si stanno mettendo in luce con risultati importanti. Uno è Diego Tarlazzi, che nei giorni scorsi ha vinto il torneo di Macroarea di Verona in singolo e in doppio (in coppia con Pietro Tombari) nella sua categoria, dopo aver vinto la Coppa delle Viole al Circolo Tennis Zavaglia.
L’altra è Emma Lanzoni, che nel torneo di Macroarea di Verona ha raggiunto la finale di doppio, dopo aver vinto il Torneo Kinder di Marina di Massa, qualificandosi per il Master Nazionale a Roma di fine luglio.
Emma Lanzoni, 12 anni nel prossimo maggio, nata e residente ad Imola, da oltre un anno si allena stabilmente sui campi di via Medaglie d’Oro, preparata dai maestri Marco Poggi, Enrico Casadei ed Edoardo Pompei.
«Ho iniziato a giocare quando avevo cinque anni – racconta. – Mio babbo mi portò al circolo di Imola per farmi provare, mi è piaciuto e alla fine ho scelto il tennis, abbandonando pallavolo e danza che praticavo da piccola». Emma frequenta la prima media ad Imola. Il “tempo lungo” la tiene impegnata sui banchi scolastici fino alle 14 per cinque giorni alla settimana, poi nel pomeriggio viene accompagnata a Faenza per l’allenamento quotidiano.
«Ha ottime qualità tennistiche – dice di lei il maestro Pompei. – In campo cerca di imporre il suo gioco aggressivo, anche se ogni tanto esagera e fa scelte poco logiche. Nel suo gioco prettamente da fondo campo, mette in mezzo qualche discesa a rete, qualche palla corta, e ogni tanto qualche back.
Sul piano fisico è abbastanza alta rispetto alle altre ragazzine della sua età, ma è ancora poco rapida. Però, ad undici anni, ci sta. L’aspetto più importante da migliorare è quello mentale, perché in partita non riesce a gestire bene gli errori, le emozioni e la tensione».
Diego Tarlazzi, che farà dodici anni nel prossimo luglio, è nato a Lugo, dove frequenta la prima media. Si allena quasi quotidianamente sui campi del circolo di via Medaglie d’Oro, seguito dai maestri Edoardo Pompei e Marco Poggi. «Fino a tre anni fa praticavo calcio e tennis, poi ho scelto quest’ultimo sport», spiega il giovanissimo, che al Circolo Tennis Lugo è cresciuto sotto i primi insegnamenti del maestro Nicholas Contavalli.
«È stato lui a dirottarmi su Faenza, perché voleva farmi crescere in un ambiente più competitivo». Il maestro Pompei, che lo segue con attenzione, dice: «Diego è molto dotato per il tennis, gli viene tutto abbastanza facile. Mancino, ha un ottimo dritto e un gioco tendenzialmente aggressivo e vario. Ha una buona “prima” di servizio. Sa fare un po’ tutta la fase offensiva, ma pecca ancora in quella difensiva.
Deve migliorare sotto l’aspetto mentale, perché non riesce a gestire bene le emozioni che si presentano durante una partita e deve lavorare sul piano fisico».