Sono 55 i ragazzi e le ragazze che sabato 1 aprile, alla presenza del vescovo Mario, hanno vissuto il momento diocesano della Consegna della Croce, seconda tappa del percorso post-cresima organizzato e coordinato dall’ufficio Giovani e Vocazioni della Diocesi di Faenza-Modigliana. Molto generosa l’ospitalità della parrocchia di San Giuseppe Artigiano di Faenza, che ha messo a disposizione i propri locali, fra cui il grande teatro che ha visto la presenza di alcuni operatori e giovani ospiti del “Villaggio Senza Barriere – Pastor Angelicus” fondato nel 1984 su iniziativa del sacerdote solarolese don Mario Campidori nel pieno dell’Appennino bolognese, presso la frazione di Tolè (comune di Vergato).

Nel pomeriggio l’incontro con Il Villaggio Senza Barriere

Si tratta di una realtà nella quale famiglie, persone con disabilità, giovani e volontari possono trascorrere periodi di vacanza e tempo libero valorizzando la diversità di età, esperienze e condizioni di vita: gli ospiti hanno raccontato non solo la storia di don Campidori, ma anche i tanti laboratori ricreativi e formativi attuati, i percorsi con le scuole del territorio e la bellezza della realizzazione di weekend di condivisione tra persone con disabilità, le loro famiglie, giovani e volontari. «Un invito che rivolgiamo a tutti voi, perché non vi scoraggiate mai di vivere pienamente la vita in tutti i suoi momenti, pronti a rivivere il miracolo di come anche le croci della quotidianità possano diventare gioie e arricchimenti inaspettati, doni di Cristo e del suo Spirito», queste le parole degli operatori, che hanno anche proposto un gioco che ha suscitato simpatia e partecipazione da parte di tutti.

Photogallery (Marchi-Brienza)

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A seguire la Veglia di preghiera con il vescovo Mario, che ha ricordato a tutti i giovani il valore della Croce e il pericolo di farla diventare «un semplice oggetto di arredamento fra tanti, inutilmente spettacolarizzata, mentre essa è invece fondativa del nostro essere cristiani e seguaci del Vangelo che ci impegniamo a vivere ogni giorno, fatiche comprese. Non perdete di vista, cari giovani, l’amore che Gesù e la Chiesa vi vogliono e sono pronti a donarvi sempre, anche quando non richiesti!». Conclusa la consegna dei crocifissi, la serata è poi proseguita con una abbondante cena (capocuoco un parrocchiano di 92 anni, esempio per tutti noi!) e con una sfida fra parrocchie nel gioco “Kahoot”, che ha visto vittoriosa la compagine di Russi! Come Pastorale Giovanile ringraziamo i catechisti ed educatori che hanno accompagnato i ragazzi, i parroci e cappellani presenti e, in modo particolare, monsignor Mario Piazza e don Andrea Rigoni.

Mattia Brienza