“La mia vita finirà su un camion e io morirò felice”: lo ripeteva sempre Giovanni Gaito, l’autotrasportatore di 40 anni di Saviano il cui viaggio si è fermato per sempre l’altra sera sull’autostrada A1, lungo la Roma-Napoli in direzione Sud, all’altezza di Frosinone. Giovanni, 40 anni, era di Saviano, in provincia di Napoli. È stato colto da un malore fatale mentre era alla guida, ma ha avuto la lucidità e la prontezza di evitare un incidente potenzialmente catastrofico sull’Autostrada del Sole. Il suo tir trasportava liquido infiammabile, ma per fortuna il camionista, prima di perdere i sensi, è riuscito a portare il mezzo sul lato della carreggiata. Per lui, purtroppo non c’è stato nulla da fare: il conducente del mezzo ha perso la vita.

La polizia stradale ha iniziato a ricevere numerose chiamate attorno alle 19.30. Gli automobilisti segnalavano un mezzo pesante che procedeva in direzione Napoli a zig zag. Le manovre incerte hanno attirato l’attenzione anche di altri camionisti che, secondo la ricostruzione fornita più tardi dalla polizia stradale, hanno costituito una sorta di “barriera” in movimento tra l’autocisterna che trasportava liquido infiammabile e le auto che sopravvenivano. Il conducente del mezzo pesante è così riuscito ad accostare prima di morire.

L’autista è stato colto probabilmente da un infarto mentre era alla guida, ma con tutte le sue residue forze è riuscito a mettere in sicurezza gli altri utenti della strada. La morte di Gaito ha scosso la comunità savianese e sono stati decine i messaggi di cordoglio pervenuti alla famiglia sui social. Il 40enne lascia la moglie, dalla quale aspettava un figlio. Nascerà a settembre e se sarà un maschio si chiamerà Giovanni, come il suo papà. Ha scelto il modo più altruista possibile prima di lasciare questo mondo, cioè preoccuparsi degli altri fino all’ultimo istante.

Tiziano Conti