L’Agesci riparte dalla figura di don Giovanni Minzoni. Il prossimo 5 febbraio sono attesi a Ravenna circa 1.200 scout da tutta la regione per il primo convegno regionale dell’associazione dopo due anni di stop dovuti alla pandemia. Un appuntamento di formazione che coinvolge i capi dei circa 150 gruppi Agesci emiliano-romagnoli (con 25mila iscritti). Nell’incontro si metterà al centro la figura del parroco di Argenta nel centenario della sua morte per l’opposizione al fascismo. «Assieme al Masci e agli scout d’Europa abbiamo presentato la domanda per l’avvio della causa di beatificazione di don Minzoni – spiega don Andrea Turchini, rettore del seminario di Bologna e assistente regionale Agesci –. Per questo ci siamo sentiti interpellati a valorizzare il centenario con due eventi (oltre al convegno del 5, quello per assistenti del 15 febbraio ad Argenta) che mettono al centro questa figura di educatore».

Nel centenario della morte di don Minzoni per mano dei fascisti

A far riflettere l’associazione, è stata la lettera di don Minzoni del luglio 1923 al segretario del Fascio di Argenta, nella quale il parroco spiega perché ha scelto e difeso lo scoutismo. «Il mio impegno educativo prioritario per costruire il futuro della Patria – scrive – è a educare le coscienze». «In un mondo nel quale sono crollate molte evidenze etiche e in cui prevale il soggettivismo e l’individualismo – chiosa don Turchini – ripartire dalla formazione delle coscienze penso sia la strada giusta, per educare uomini e donne libere a scegliere il bene». Su questo rifletteranno i capi scout il 5 febbraio con relatori di rilievo, dopo la Messa celebrata dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni.

Si tratta di un appuntamento, quello del 5 febbraio, che nasce da un percorso di riflessione partito nel buio della pandemia: «Il Covid ci ha un po’ tutti rinchiusi – ragiona don Turchini –. Ci siamo chiesti: ha ancora senso fare gruppo Agesci? In questi anni, è stato importante non tirarsi indietro. Una frase non molto conosciuta di Baden Powell dice: ‘se la strada non c’è, inventala’. Per noi questa è stata l’occasione per farlo. E il convegno del 5 febbraio è un modo per riflettere su questo. Nelle crisi si torna all’essenziale. Se ti devi reinventare, è da lì che occorre ripartire. Recuperare il valore della coscienza e fare i conti con le fragilità».

Daniela Verlicchi

I relatori del 5 febbraio e il convegno per assistenti ecclesiastici del 15 febbraio

Si parte con la Messa celebrata dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia monsignor Lorenzo Ghizzoni per il convegno regionale dei capi scout dell’Emilia-Romagna in programma il 5 febbraio a Ravenna, al Pala de Andrè. Dopo i saluti istituzionali, saranno tre i relatori che aiuteranno i capi-scout a riflettere sul tema del “formare le coscienze”. Padre Amedeo Cencini, sacerdote canossiano, psicologo e formatore spiegherà in specifico come un processo educativo possa formare le coscienze. Il professor Giuseppe Savagnone, docente e responsabile dell’Ufficio Pastorale della Cultura di Palermo analizzerà come «le comunità capi possano diventare luoghi di discernimento». Infine Donatella Mele, capo-guida scout d’Italia affronterà il tema della legge scout e della promessa in relazione alle scelte di libertà dei ragazzi.

A seguire il pranzo al sacco e poi, nel pomeriggio, sono previsti laboratori e incontri formativi per i capi. L’iniziativa del 5 si svolge in collaborazione con la Diocesi di Ravenna-Cervia e con il patrocinio del Comune. «Don Minzoni è una figura da riscoprire anche all’interno del mondo scout. Abbiamo cercato di cogliere l’occasione di questo centenario per farlo», spiega don Turchini.

Sono in programma altre iniziative in questo 2023. La prima è per il 15 febbraio ad Argenta: Presbiteri, educatori di uomini e donne liberi, il convegno regionale per assistenti e animatori spirituali di gruppi al quale parteciperanno il vescovo di Cremona Antonio Napolioni, già assistente nazionale Agesci (Il presbitero educatore di uomini e donne liberi) e Vittorio Pranzini, storico e pedagogista, aderente al Masci (Don Giovanni Minzoni, educatore di coscienze). Il convegno vuole «avere il tono del pellegrinaggio spirituale»: al mattino ci si recherà a piedi dal Santuario della Celletta al Duomo di Argenta.