Nei giorni scorsi il vescovo Mario Toso ha fatto visita al Centro di ascolto diocesano per salutare e ringraziare l’operato di tutti gli operatori e volontari. Ha colto inoltre l’occasione per ringraziare il notaio Paolo Castellari, che nei giorni scorsi, partecipando alla campagna Aiutaci ad aiutare ha fatto un’importante donazione con la quale è stato possibile acquistare 15 quintali di prodotti alimentari. Di seguito pubblichiamo un suo intervento.

Il tema della lotta disuguaglianze sociali è a mio parere divenuto centrale nel nostro Paese. E’ un tema di portata più ampia e che coinvolge tutti i Paesi del Mondo, anche quelli europei. Nonostante le grandi ricchezze prodotte nei paesi più sviluppati, le disuguaglianze sociali aumentano sempre di più. Relativamente all’Italia il fenomeno assume dimensioni sempre più preoccupanti, come emerge dal Focus Censis Confcooperative “Un paese da ricucire” dello scorso mese di ottobre.

Questi i dati principali. Povertà: circa 10 milioni di persone in povertà assoluta o relativa; Lavoro povero: circa 4.900.000 di persone svolge lavori non standard (dipendenti a termine, part time, part time involontario, collaboratori) e 4 milioni i dipendenti “a bassa retribuzione” nel settore privato; Lavoro nero: Sono 3,2 milioni gli occupati irregolari; Fragilità economica dei pensionati: il 40%, 6,2 milioni di persone, percepisce un reddito pensionistico complessivo è uguale o inferiore a 12mila euro; Fragilità delle imprese: almeno 300mila imprese rischiano di crollare sotto il peso di oltre 300 miliardi di debiti.

Questi dati non hanno bisogno di commenti e rendono la nostra società sempre più simile a quella della Berlino degli anni Venti ben raffigurata nel quadro di Otto Dix Grossstadt.

trittico della citta
Trittico delle città.

Il quadro economico sociale è ancora più preoccupante se si tiene conto che molte famiglie scivolano sempre più verso la povertà, che tende a divenire ereditaria, insieme alla mancanza di istruzione, in considerazione degli alti tassi di abbandono scolastico che in alcune parti del Paese supera il 40%. Tutto questo si riflette anche nella crescente disaffezione alla partecipazione elettorale: è noto che nelle ultime elezioni politiche del settembre 2022 il 36% degli aventi diritto al voto (dato mai così elevato) non è andato a votare.

Una società dove quindi sono disattesi i più elementari principi costituzionali e cristiani. Ritengo che occorra fare ogni sforzo per invertire la tendenza, per ricucire la frattura sociale che è sempre più grande in Italia. E’ auspicabile che in ambito locale e nel territorio della nostra diocesi si possano creare forme di collaborazione sempre più stretta tra imprese, donatori e volontari, che possano portare a combattere ancora e sempre più efficacemente la povertà, che è un fenomeno che appare ancora più scandaloso vista la tanta ricchezza prodotta nella nostra società.

Il sottoscritto, sia come cittadino, sia come notaio (che crede fortemente nella funzione sociale del Notariato, libero da degenerazioni di caste e corporativismi economici) non mancherà mai di dare il proprio contributo.

Paolo Castellari