Per Faenza e Insieme per Cambiare hanno diffuso una nota in cui criticano la scelta dell’amministrazione comunale di ridurre l’illuminazione pubblica tra l’una e le cinque di mattina, per far fronte al caro bollette.

I due gruppi si chiedono inoltre se non si potesse evitare il provvedimento, anche facendo ricorso a fondi del PNRR.

“Oltre al disagio per i cittadini, le preoccupazioni principali – affermano Massimo Zoli, Paolo Cavina e Massimiliano Penazzi – sono per la sicurezza dei faentini, la possibilità di un aumento di furti e criminalità non è per nulla remota.

Capire se il provvedimento era assolutamente necessario è difficile, occorrerebbe avere una conoscenza approfondita del bilancio cittadino, molto difficile da analizzare.

Ciò che dispiace è che a Faenza, come in tanti, comuni Italiani pioveranno milioni di Euro grazie ad un PNRR che, a nostro parere, risulta sempre più sbagliato e inefficace.

Parliamo del progetto di ristrutturazione del Palazzo delle Esposizioni, che vede impegnati 4 milioni e mezzo di un bando vinto con il PNRR.

Il progetto è bello, più o meno come gli altri finanziati fino ad ora, ma vede fondi destinati a opere completamente improduttive in tempi brevi, in un momento nel quale molte famiglie stentano a sopravvivere e tante aziende, già in crisi per i due anni di Pandemia e chiusure, rischiano il collasso per gli aumenti spropositati dei costi.

Il PNRR non è sbagliato in assoluto, arriva soltanto nel momento peggiore possibile, indebiterà ulteriormente un Paese senza influire nelle vere priorità degli italiani, le difficoltà economiche degli italiani e la profonda crisi del tessuto economico produttivo del nostro paese.

Analizzando la situazione della nostra città, nella quale potrebbero arrivare 20 milioni dal PNRR, ci chiediamo se soltanto i 4 milioni e mezzo del progetto Palazzo esposizioni si potessero utilizzare in modo diverso, potremmo forse avere una città illuminata, aiutare tante famiglie in difficoltà e creare Bonus e aiuti per le aziende, tutti incentivi che darebbero ricchezza immediata alla nostra città.

Famiglie economicamente più serene significherebbero denari circolanti che aiuterebbero l’economia faentina, aziende più sane potrebbero garantire un rilancio all’economia e la salvaguardia di molti posti di lavoro.

Continuando così, forse avremo una città più bella e preziosa ma sicuramente avremo cittadini molto più poveri.”

Per Faenza Massimo Zoli

Insieme Per cambiare Paolo Cavina Massimiliano Penazzi