Il periodo, appena conclusasi, ha fatto registrare importanti numeri per Faenza sia sul fronte del gradimento che su quello della frequentazione di visitatori, cosa che ovviamente si riverbera positivamente sull’economia della città.

Inoltre, come già evidenziato dai dati dei flussi turistici pubblicati dalla Regione, argomento poi ripreso da alcune testate giornalistiche, la città di Faenza ha fatto registrare dati che segnano la ripresa dopo due anni difficili dovuti alle restrizioni legate alla pandemia.

Il progetto Fa E’state ha unito tutti gli appuntamenti estivi in un unico cartellone: oltre 50 gli eventi tra giugno e settembre

Sul tema dell’offerta, l’amministrazione comunale, dopo il lungo periodo di Covid, per rilanciare la vivacità e l’offerta del centro storico ha varato, tra l’altro, su proposta del Consiglio comunale, il progetto Fa E’state, un cartellone unico con tutti gli appuntamenti dell’estate manfreda che ha permesso di tenere uniti gli eventi che avrebbero caratterizzato l’offerta degli spettacoli e delle iniziative della città; l’operazione da un lato ha scongiurato il rischio della dispersione delle informazioni e dall’altro ha permesso di promuovere gli appuntamenti sotto un’unica regia, soprattutto attraverso nuovi strumenti digitali, come ad esempio la creazione del profilo Instagram che ha raggiunto in maniera capillare i fruitori della ‘rete’ che ha sortito importanti risultati.

Infatti, nonostante i pochi mesi di attività il profilo ‘Fa E’state’ ha raggiunto importantissimi numeri di visualizzazioni andando a intercettare visitatori anche da fuori Faenza, uno degli obiettivi dello strumento

Entrando nello specifico, tra giugno e settembre, oltre 50 sono stati gli eventi proposti in città, e nelle frazioni, suddivisi tra quasi 140 appuntamenti, più di uno al giorno, tra musica, mostre-mercato, visite guidate, spettacoli teatrali e pubblico spettacolo che hanno animato il centro storico di Faenza.

Tutti gli eventi sono stati supportati dal Comune di Faenza attraverso una collaborazione diretta o indiretta. Di questi, 7 sono stati finanziati attraverso il Contributo regionale progetti speciali 2022, presentato dall’Unione Faentina alla Regione Emilia-Romagna ‘Atmosfere Faentine 2022’ e 14 quelli sostenuti con il Bando di assegnazione contributi per attività di valenza turistica e culturale 2022, promosso sempre dall’Unione e finanziato con proventi dell’imposta di soggiorno.

In particolare, oltre agli eventi storici, ormai entrati nella tradizione, come quelli nel mese di giugno legati al Palio del Niballo, i Martedì d’Estate di luglio, il ‘Masini Estate’ in piazza Nenni, il Mei, questo è anche stato l’anno di Argillà, che in tre giorni ha portato in città migliaia di visitatori e riempito le strutture ricettive e dato grandi soddisfazioni agli operatori commerciali del centro.

Oltre agli appuntamenti più istituzionalizzati, tra quelli che hanno ricevuto grande partecipazione e apprezzamento troviamo ‘Campagna Amica’, il mercato dei produttori agricoli, ‘E-Markè’, il mercatino del vintage, ‘Faenza in un bicchiere’, nella splendida cornice dei loggiati di piazza del Popolo, il sempre frequentatissimo ‘Mercatino dei Ragazzi’, ‘Balconi e Cortili’, progetto che ha portato la musica nei luoghi più disparati e nascosti della città, lo Zibaldone in via Cavour, il Summer festival negli ex Salesiani e il Ferragosto sotto le stelle, giusto per citarne alcuni.

L’estate faentina quest’anno ha inoltre potuto contare sulla rigenerazione di un nuovo spazio, quello dell’Arena Borghesi, dove l’amministrazione ha proposto festival di arti performative, mostre mercato, mercatini ed eventi musicali.

EMarke
E-Markè

Crescono gli arrivi dall’Europa: più di un pernottamento su tre riguarda turisti esteri

Sono stati registrati 25.678 arrivi turistici totali (18.006 italiani e 7.672 esteri). La percentuale di arrivi esteri per il 2022 tocca quasi il 30%, numero che allinea Faenza alle altre città d’arte della Regione.

Molto indicativa la crescita degli arrivi di europei, che rileva un incremento del 26,5% rispetto all’anno di maggior riferimento, il 2019. Sulle ‘presenze’ si registrano 58.012 pernottamenti (37.146 italiani e 20.866 esteri). Importante il dato del mercato estero in città, il 36% sul totale, il che significa che più di un pernottamento su tre riguarda turisti esteri.

Importanti anche i numeri registrati allo sportello Iat, il centro di informazioni turistiche, nel Voltone della Molinella; questo, da giugno a settembre, è stato visitato da 3.428 utenti, il 24,5% è costituito da turisti esteri ai quali bisogna aggiungere 1.290 richieste di informazioni telefoniche. Durante questi mesi si sono inoltre svolte visite guidate per 19 gruppi accompagnando ai tesori del territorio 550 persone.

FaenzaInUnBicchiere
Faenza in un bicchiere

Andrea Fabbri, vicesindaco Faenza: ” Siamo tornati ai livelli del 2019, grazie ai tanti eventi. Da maggio a fine novembre ogni weekend almeno un appuntamento in città”

Il dato positivo della ripartenza -spiega il vicesindaco Andrea Fabbrisi è visto non solo attraverso i numeri turistici che già conoscevamo ma soprattutto per tramite degli indicatori che sono tornati ai livelli di quelli del 2019. Questo grazie agli eventi più strutturati e a quelli nuovi messi in campo dall’amministrazione che hanno superato le nostre aspettative.

Fa ancor più piacere notare quanto quest’anno, da maggio fino a novembre compreso, ogni fine settimana la città abbia ospitato almeno uno spettacolo, un appuntamento o un evento. In passato non era così. Infatti, la fine del mese di settembre segnava un po’ il termine delle iniziative in calendario.

Altro dato che mi piace sottolineare è la ricchezza di programmazione anche nel mese di agosto, ben oltre di quanto non accadesse in passato. Ora l’obiettivo futuro sarà quello di poter partire dai dati di quest’anno per continuare a crescere, da un lato per consolidare nel tempo gli eventi più strutturati ma soprattutto per accompagnare la crescita dei nuovi perché, pur essendo consapevoli che molto c’è ancora da fare e che una Faenza viva non si traduce necessariamente in maggiori entrate per il commercio, quanto raggiunto quest’anno potrebbe essere considerata una bella base consolidata sulla quale poter lavorare”.

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