Da giovedì 1° dicembre il bar del Dopolavoro ferroviario di Faenza chiude i battenti. Oggi, mercoledì 30 novembre, un momento conviviale di saluto. La riapertura? Difficile ipotizzarla. La critica situazione economica e debitoria del Dlf pose sotto i riflettori questa realtà già nel 2014, quando fu necessario il commissariamento con l’incaricato Dlf nazionale, Roberto Curcelli. La pandemia del 2020 e il caro bollette di questi ultimi mesi hanno minato ancora di più un quadro già poco stabile. Il nuovo commissario, Claudio Dumini, ha predisposto dunque la chiusura del bar per far quadrare i conti, ma si spera che in futuro possa riaprire affidandola a un nuovo gestore esterno.
Il futuro delle associazioni: la Fototeca Manfrediana: “Continuiamo con il nostro servizio, ma c’è incertezza”
Le tante associazioni ospitate all’interno della sede del Dopolavoro ferroviario potranno comunque continuare a svolgere la propria attività nonostante la chiusura del bar, anche se l’assenza di questo luogo di ristoro impatterà non poco sulla frequentazione della sede e la socialità di questi ambienti. Tra le realtà attualmente presenti, c’è anche la Fototeca Manfrediana. Alcuni mesi fa si era ipotizzato un trasferimento della sede dell’associazione in centro storico in corso Garibaldi, negli ex locali dell’Osteria del Gallo. Dopo ulteriori verifiche però, questi locali di proprietà comunale non sono stati ritenuti idonei. «Al momento non abbiamo soluzioni alternative – conferma Gian Marco Magnani della Fototeca -. Ci è stata assicurata la presenza al Dlf fino al 31 dicembre, ma per il rinnovo dell’uso dei locali dovremo confrontarci con il nuovo commissario. Sul lungo periodo c’è bisogno di valutare altre opzioni e aprire un dialogo con l’Amministrazione per continuare a garantire il servizio e la valorizzazione del patrimonio storico fotografico del nostro Archivio».