Nei giorni scorsi ha destato grande interesse un post in cui il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti, annunciava un grande evento in programma il 30 dicembre 2022, a un anno dall’inizio della vertenza della “fabbrica dei marroni”, così abbiamo cercato di carpire qualche dettaglio in più su quella che qualcuno ha già definito la “festa del presidio”. «Non si tratta di una festa, anche se – ci racconta il sindaco Triberti – ci saranno momenti di intrattenimento. Questo evento rappresenta piuttosto la volontà di riflettere su quanto avvenuto e di ricordare l’inizio della vertenza e del presidio. Una data che Marradi non può e non deve dimenticare perché non possiamo dimenticare la grande paura, il paese che si stringe intorno alla causa, le tante dimostrazioni di vicinanza da parte delle istituzioni e dalle persone». È anche una data che fa da spartiacque? «In un certo senso sì. Quelle giornate hanno dimostrato che anche una piccola comunità può mettere in discussione le scelte di un fondo finanziario, fino a costringerlo a cambiare rotta. Oggi Marradi non ha perso posti di lavoro ed è più consapevole delle sue potenzialità».
Il sindaco Triberti: “Quelle giornate hanno dimostrato che anche una piccola comunità può mettere in discussione le scelte di un fondo finanziario”
In mattinata ci sarà l’inaugurazione di un murale che sarà dedicato al marrone e che conterrà riferimenti ai giorni del presidio: «Così – continua Triberti – rispetteremo ciò che fu proposto durante un’assemblea sindacale, quando fu chiesto di tenere viva la memoria della vicenda. La realizzazione dell’opera, tra l’altro, sarà realizzata in collaborazione con i ragazzi della Consulta Giovani, segno che anche la parte più giovane della popolazione non è rimasta indifferente». Ma il murale non sarà l’unica opera rievocativa e ad inizio giornata verrà presentato l’archivio del presidio, nato da un’idea Walter Scarpi. L’archivio verrà collocato nella biblioteca comunale e conserverà tutti i contributi relativi alla vicenda: dai video a tutti gli articoli comparsi sulla stampa (comprese – ovviamente – le pagine del nostro settimanale il Piccolo).
A chiusura della giornata concerto dei Modena City Ramblers
«E per tornare – aggiunge il sindaco – a riflettere su uno dei temi che hanno caratterizzato la vertenza, insieme a istituzioni e sindacati, organizzeremo un convegno in cui si parlerà di criticità e opportunità per il lavoro nelle aree fragili come la nostra». La giornata, poi, si concluderà con la grande musica: «Sì, in serata chiuderemo al teatro degli Animosi, dove tutto è iniziato, con il concerto dei Modena City Ramblers, tra i primissimi esponenti del mondo dello spettacolo a esprimere via social la loro solidarietà alla vicenda. L’ingresso sarà gratuito e dal 7 novembre apriranno le prenotazioni per il concerto, ma il giorno prima ci sarà una pre-apertura riservata a lavoratrici e lavoratori della fabbrica. Questo concerto, già importante per il suo significato, è un ulteriore tassello per riabituare il nostro teatro, come merita Marradi e l’Animosi, ai grandi eventi gli anni della pandemia, difficili anche per il mondo culturale».
Il video racconto
Marradi guarda al futuro e al distretto del Marrone
Un programma davvero importante, difficile da mettere in piedi senza aiuti: «Ci tengo a ringraziare Cgil e Cisl, con cui stiamo costruendo la giornata, per la loro collaborazione all’organizzazione. Così come i tanti sponsor che si sono resi disponibili a sostenere l’evento». Un appuntamento che arriva, comunque, alla fine di un anno in cui l’amministrazione comunale non ha abbassato l’attenzione sulla questione: «Insieme alle istituzioni, Regione in primis, e alle organizzazioni sindacali, abbiamo lavorato – conclude Triberti – e continuiamo a lavorare per accompagnare e strutturare il nuovo percorso della Fabbrica dei Marroni ma non solo e il finanziamento, da parte del GAL Start, di un progetto di valorizzazione del territorio attraverso il Marron Buono (ne abbiamo accennato la settimana scorsa, n.d.a.) è solo un primo passo per lo sviluppo e il sostegno della filiera. L’obiettivo al quale tutti insieme stiamo lavorando è fare di Marradi un vero e proprio “distretto del Marrone”».
Andrea Badiali