A Faenza vive un collezionista la cui attività, raccogliere modellini di auto e non solo, potrebbe entrare tranquillamente nel Guinness dei Primati. Il suo nome è Ivano Valtancoli, 57 anni, già dipendente di una cooperativa edile, vive con l’anziano padre in un piccolo appartamento nella prima periferia della città romagnola, dove sono stipati in ogni angolo migliaia di riproduzioni di vetture da corsa, pista e rally, ma anche di mezzi di assistenza, automezzi dei vigili del fuoco, auto dei Carabinieri e quant’altro, sistemati in ogni angolo della casa, cucina, camera da letto, ingresso. In casa sua si “salva” solo il bagno, e per mancanza di spazio alcuni modellini li ha trasferiti anche nella casa della sorella. Una collezione unica nel suo genere per quantità e qualità che non ha riscontro in Europa. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare la sua storia e per visionare la sua incredibile raccolta.

Intervista a Ivano Valtancoli

MODELLINI

Quando hai iniziato con questa passione?

Già all’età di sei anni ho iniziato a reperire i primi pezzi.  

Quanti modellini hai radunato in questi anni?

Poco meno di 25mila, tutti catalogati uno per uno, quando e da chi li ho comprati, in che anno e quanto li ho pagati, un archivio di cui vado molto fiero.

Come ti è nata questa passione? 

Fin da bambino ho avuto un passione immensa per il mondo delle quattro ruote, passione che è aumentata quando ho iniziato a frequentare l’Autodromo di Imola, che considero la mia seconda casa. Poi al Crame vado sempre in quanto li è possibile fare scambi e trovare modellini che non si troverebbero da altra parte. 

In che scala sono i tuoi modellini?  

Un po’ tutte le scale da 1:6 a 1:43.

Essendo ormai scomparsi i negozi di giocattoli tradizionali che vendevano anche i modellini, come ti rifornisci?   

A Faenza,  mi rifornivo nei negozi storici di giocattoli, Baldini e Re Artù, poi scomparsi loro, ora, direttamente da privati, da altri colleghi e frequentando i vari mercatini, invece su internet compro quasi nulla, prima di comprare qualcosa, infatti voglio vedere direttamente il pezzo, tenerlo in mano, ad ogni modo, la tendenza dei collezionisti si sta spostando sul digitale e mi dovrò adeguare.

Quali modelli consideri i più pregiati della tua collezione?

Non saprei dire, ne ho veramente così tanti, anche pezzi unici. Potrei dire una Mercedes Myback di Michele Conti, i cofanetti con le F1 con cui ha corso Senna, l’intera collezione delle Minardi di F1, la Ferrari Olimpiadi Torino 2006, le prime produzioni della Polistil, il camion della Ferrari della Brum del 1982.

Ma hanno anche valore?

Certamente, diversi pezzi sono introvabili, e la Mercedes Myback di Michele Conti potrebbe valere sui 10mila euro circa….

E quelli a cui sei più affezionato? 

Direi dei mezzi veramente particolari, direi divertenti, come la vetturetta con a bordo Stanlio e Olio o la Citroen Pallas da cui si affaccia il presidente De Gaulle o la Lancia hf di Munari son la neve durante un Relly.

E’ vero che nel futuro vorresti vedere i tuoi modellini in un museo aperto a tutti qui a Faenza?

Si è il mio sogno, non vorrei che questa collezione, che continuo a fare, vada dispersa. Sono in contatto con il vice sindaco Fabbri,  e dirigenti del Rione Verde; stiamo parlando affinchè a breve,  si possa  trovasse uno spazio adatto a metterle in mostra permanente, credo sarebbe un bel vanto per la città. Speriamo che il progetto possa andare in porto.

Gabriele Garavini